L’Accademia dei Curiosi, in collaborazione con l’Associazione Cotulevi – Contro tutte le violenze, l’Associazione Sant’Anna Onlus e la Comunità Sant’Antonio di Geraci Siculo, sono promotori dell’inaugurazione del primo sportello antiviolenza “Diana” a Castelbuono, presso la sede dell’Accademia dei Curiosi in via Cavour n. 90. Domenica 8 ottobre alle ore 17.30. Durante l’inaugurazione, la Presidente della Associazione Cotulevi – Contro tutte le violenze- Aurora Ranno, firmerà i protocolli di intesa con i Sindaci dei Comuni di Castelbuono, Isnello e Pollina che aderiranno allo Sportello Diana.
Lo sportello Diana, offrirà servizi gratuiti di supporto alle vittime di violenza, in collaborazione con Enti pubblici, Carabinieri, Polizia di stato, case di accoglienza, centri per migranti, scuole.
All’incontro parteciperanno anche esponenti della Magistratura, tra essi, la Dott.ssa Raimonda Tomasino- magistrato presso il tribunale di sorveglianza di Palermo; Dott.ssa Annadomenica Gallucci Sostituto Procuratore della Procura di Termini Imerese; Dott. Renato Grillo-magistrato in Cassazione; Dott. Ambrogio Cartosio-Procuratore della Repubblica del Tribunale di Termini Imerese; la dott.ssa Maddalena Rizzo- Coordinatrice delll’Associazione Cotulevi- Contro tutte le violenze per le province di Palermo e Messina. Interverrà anche la Dott.sa Anna Squillaci del consultorio di Castelbuono.
All’interno delle celebrazioni, sarà inaugurata la mostra “Violate” che l’Accademia dei Curiosi esporrà in collaborazione con Posto occupato della presidente Maria Andaloro. La mostra si compone di dieci illustrazioni, che rappresentano alcune modalità, con le quali donne, di ogni età e condizione, subiscono un abuso. Lelio Bonaccorso le ha donate all’iniziativa Posto occupato nel 2013. L’autore parte correggendo la prospettiva con la quale si tollerano alcune pratiche quotidiane ed arriva alla denuncia degli atti più eclatanti, che culminano con il femminicidio, ultimo atto estremo ed irreversibile di come può essere esercitata la violenza sulle donne. Dalle dieci tele emerge un’umanità femminile varia, accomunata dalla solitudine che le avvolge in un silenzio del quale si nutre la spirale della violenza, spesso patita fino all’ultimo respiro.
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