“Avanguardia”, così Lei la chiama, quell’ avanguardia che non tiene conto e non ha rispetto per i consessi decisionali di ogni amministrazione comunale. Procediamo con ordine.
Il Sindaco ha fatto sapere a mezzo stampa che l’ingresso principale della casa comunale resterà chiuso ai cittadini, salvo ai consiglieri comunali e alle autorità per casi e usi legati all’aula consiliare. Tutti gli altri cittadini, com’è ormai noto, dovranno usufruire dell’ingresso laterale, come afferma il sindaco dell’avanguardia, per essere tutti uguali, diversamente abili e non.
Strano concetto quello che vede uguali i cittadini solo per un ingresso.
“ GROTTESCA” , “STRUMENTALE”, “DEMAGOGICA” , “PERICOLOSA”…questi, e tanti altri, gli aggettivi utilizzati da varie parti per definire e qualificare la decisione autonoma del Sindaco Cicero di spostare l’ingresso della casa comunale in Via Discesa delle Poste.
CI CHIEDIAMO :
– Esiste una determina sindacale ?
– Esiste un’ ordinanza sindacale?
– La Giunta ha dato parere positivo alla decisione? E se si, con quale delibera?
– Il Consiglio Comunale è stato interessato?
– L’ U.T.C. è stato consultato, ha dato un suo parere ?
– Esiste, al di là di un becero e falsato senso di egualitarismo, una diversa motivazione?
– Esiste una relazione sulla sicurezza?
– Il Comando dei vigili del fuoco e’ stato informato della decisione? E se si, e’ possibile conoscere il parere ufficiale?

La porta di via Sant’Anna, infatti, sembra sia chiusa a chiave, in barba alla più elementare normativa sulla sicurezza e del piano di evacuazione della casa comunale.
Siamo assolutamente d’accordo che bisogna affermare una cultura della disabilità e garantire alle persone con disabilità pari dignità e diritti in ogni ambito, compresa l’accessibilità nei luoghi pubblici. Allora ci piacerebbe pensare che durante il suo mandato si adoperi per abbattere tutte le barriere architettoniche e consenta l’ingresso ai disabili in tutti gli edifici pubblici (vedi la Badia). E’ l’azione quotidiana e di lungo respiro che rende un sindaco all’avanguardia non iniziative eclatanti e a dir poco inutili.

Veda Signor Sindaco, Lei non può disporre della Casa Comunale come fosse casa sua.
Lei non può permettersi di rispondere con arroganza, dispregio e velati ricatti ad una critica, ad una nota ironica, a chi Le fa un minimo rilievo o propone alternative al suo operato, non è forse lei il capo polittico di un movimento che si chiama e si definisce Democratico?
Lei non può essere il depositario assoluto di verità, di “avanguardistiche” iniziative…sol perché “il mondo ci guarda” (sic!).
Signor Sindaco, freni il Suo delirio di onnipotenza, sia più disponibile alle critiche, alle osservazioni, ai consigli che sono offerti alle Sue iniziative, a volte estemporanee, così come ha promesso in campagna elettorale, quando affermava che le decisioni sarebbero state prese consultando gli organi preposti, i cittadini…Chimere queste e altre ancora!
La smetta di derubricare il pensiero altrui apostrofandolo con la inutile frase che è diventato il suo refrain : “ ma di cosa stiamo parlando”. Un democratico VERO non si esprime cosi, al contrario, mostra sempre rispetto per l’altrui opinione e delle regole, vere e uniche depositarie della democrazia.
Per le motivazioni di cui sopra, noi, restando disponibili per un pubblico incontro (e non solo su questo argomento), Le consigliamo, pertanto, di retrocedere da tale scelta, sapendo che a volte c’è più nobiltà nel lasciare che nel perseverare.

IL COORDINAMENTO DI
“ANDIAMO OLTRE”