Con l’ok del Senato il Ddl piccoli comuni diventa legge

Alla fine, dopo tre legislature in cui il provvedimento era arrivato sempre a un passo dall’approvazione senza riuscire a toccare il traguardo, il Parlamento approva il disegno di legge che sostiene e valorizza i piccoli comuni italiani. Al testo, che porta la firma del presidente della commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci, il Senato ha dato questa mattina il via libera definitivo praticamente all’unanimità: 205 i sì e 2 gli astenuti
Il provvedimento istituisce un fondo da 100 milioni in sette anni (10 milioni nel 2017) per gli investimenti di riqualificazione di infrastrutture e immobili abbandonati e punta ad aiutare lo sviluppo della banda larga e il mantenimento dei servizi (a partire da quelli postali) nelle aree interne più a rischio di abbandono. I soldi del fondo potranno essere utilizzati dai Comuni anche per l’acquisto di case cantoniere o stazioni ferroviarie abbandonate, per inserirle in circuiti di «turismo lento», o di immobili in stato di abbandono per attivare iniziative di ripopolamento dei piccoli centri.

Culotta (Pd): “Approvata la legge sui Piccoli Comuni, un’altra risposta concreta del Governo. Una svolta attesa da anni”.

“Grazie alla legge approvata ieri in Senato, il Governo nazionale stanzierà cento milioni in favore dei piccoli comuni dal 2017 al 2023. Un ulteriore passo in avanti verso la valorizzazione di realtà troppo spesso discriminate e un’opportunità non solo economica ma di rinascita per tutte le piccole comunità italiane”. Lo dice Magda Culotta, sindaco di Pollina e deputato del Pd, commentando la legge “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni”, approvata ieri in Senato. “Questa legge – continua Magda Culotta – aldilà degli incentivi economici, offre opportunità per il futuro di tanti giovani che oggi sono costretti a emigrare e soprattutto un sostegno per contenere lo spopolamento e incentivare il turismo. Il nostro Governo ha sempre lavorato per tutelare le piccole comunità e per favorire la rinascita dei mille campanili d’Italia. Questa misura è un’ulteriore risposta che si aggiunge a iniziative come la Strategia nazionale delle Aree Interne, che coinvolge anche le Madonie. Una serie di manovre che potranno favorire la implementazione di tutti quei servizi necessari a connettere le piccole comunità con il resto del mondo, come la banda larga, le migliorie nella rete dei trasporti e i servizi postali”.

Fonte: il sole24Ore

redazione

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