Si terrà a Termini Imerese venerdì 22 settembre alle ore 18.00, presso la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria in Piazza San Giovanni, la presentazione del libro: “La chiesa di Santa Caterina d’Alessandria di Termini Imerese” di Roberta Sperandeo (Edizioni Kalos). L’evento, moderato dall’Architetto Roberto Tedesco, si aprirà con i saluti istituzionali, del Rev. Padre Don Francesco Anfuso Arciprete della Chiesa Madre San Nicola di Bari di Termini Imerese e del Dott. Mauro Marino Presidente dell’Associazione Culturale “Termini d’Amuri”. A seguire interverranno: il Professore Maurizio Vitella del Dipartimento Culture e Società dell’Università di Palermo, l’Architetto Giovanna Mirabella Storico dell’Architettura e l’autrice del libro. La Chiesa di Santa Caterina è uno dei monumenti più belli della città di Termini Imerese. Da sempre colpisce i visitatori per la sua apparente semplicità, custodendo all’interno un tesoro artistico e linguistico di grande valore. In trentadue pannelli, affrescati verosimilmente tra il XV e il XVI secolo dai fratelli Nicolò e Giacomo Graffeo e dal frate domenicano Nicolò Spalletta da Caccamo, prende vita la storia della Santa titolare, patrona di filosofi, notai, oratori, sarte e nutrici. Un racconto fatto di immagini dal sapore spagnolo, rese espressive e dinamiche dal gesticolare dei personaggi e arricchite da iscrizioni in dialetto siciliano del tempo. A rendere unica questa piccola chiesa, è anche la presenza affascinante dei Sette Arcangeli, forse una delle primissime riproduzioni locali eseguite in seguito alla riscoperta del loro culto a Palermo agli inizi del XVI secolo. Roberta Sperandeo è specializzata in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo e laureata in Storia dell’Arte presso l’Università di Studi di Palermo. Dal 2011 con l’Associazione Culturale “Termini d’Amuri”, si dedica alla promozione della conoscenza, della valorizzazione e della fruizione del patrimonio di Termini Imerese, sua città natale. Come artista ha esposto al Museo Civico “Baldassare Romano” con la personale “In luce veritas”; come curatrice ha seguito diversi concorsi di arti visive e mostre temporanee, tra cui il ciclo Punti di vista (2013) presso il Museo Civico e le esposizioni permanenti nel reparto di ginecologia (Na tila pi stu Natali, 2014) e del pronto soccorso (Una Termini da ri-animare, 2017) dell’Ospedale Civico “Salvatore Cimino” di Termini Imerese.
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