triste epilogo per una vicenda verso la quale i Carabinieri si erano mostrati sin da subito particolarmente sensibili.
Il fatto risale al 6 luglio scorso: una signora si presenta presso una stazione dei Carabinieri, agitata e spaventata, subito denuncia di aver subito una rapina: “erano in due, sicuramente mi hanno seguita perché appena ho ritirato i soldi della mia pensione mi hanno bloccato e si sono presi tutto” – questo è quanto racconta ai militari dell’Arma. Da lì l’inizio delle indagini con l’acquisizione delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti in zona: ma nei video, i Carabinieri ripercorrono il percorso fatto dalla signora, senza però riuscire a risalire alle fase dell’aggressione denunciata.
Nasce così il dubbio: la conferma arriva visionando i risultati della richieste dell’estratto conto. Quel giorno, infatti, non risulta nessun prelievo bancario effettuato.
La messa in scena dell’aggressione e della rapina subita doveva essere un escamotage per poter dilazionare il pagamento di una rata della finanziaria a cui non riusciva più a far fronte. Pertanto, la donna, una 69enne, dovrà ora rispondere di simulazione di reato.
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