Bollette dell’acqua sproporzionate rispetto ai consumi reali in questi giorni vengono recapitate a casa di diversi cittadini di Caccamo. Fatture per il servizio idrico erogato da AMAP S.p.A. cosiddette “anomale”, ossia contenenti consumi abnormi rispetto a quelli di norma registrati per componenti del nucleo familiare. Diverse le segnalazioni arrivate allo sportello di Termini Imerese dell’Unione dei Consumatori, tra le tante segnalazioni ricevute quelle di nuclei familiari di 2-3 persone con addebiti di addirittura 630 litri al giorno.
“A rendere ancora più ingiustificata detta fatturazione – dichiara il presidente dell’Unione dei Consumatori, Manlio Arnone (foto) – la pregressa richiesta di molti cittadini avanzata ad AMAP di una verifica dei contatori, richiesta che però non ha mai avuto un riscontro, tutto ciò appare più incredibile tenuto conto del fatto che nel recente periodo lo stesso servizio idrico caccamese era già stato oggetto di marcate contestazioni della cittadinanza per la presenza di manganese oltre il limite di legge, tale da renderla pressoché inservibile; cittadini doppiamente beffati quindi, per dover pagare un’acqua non potabile con dei consumi irrealistici.
Pertanto abbiamo deciso di dare il nostro contributo offrendo supporto a tutti coloro che volessero formalizzare una contestazione nei confronti dell’ente o che, avendola già fatta infruttuosamente, volessero pretenderne una risposta; per contattare i nostri uffici è possibile telefonare al numero 091-8439038 oppure rivolgersi alla sede di Termini Imerese, via Capuano, 14”.