CASTELLANA SICULA; “LE PAROLE RUBATE” IN RICORDO DI FALCONE E BORSELLINO

In programma domani, martedì 29 agosto per la rassegna “Castellana d’Estate” promossa dal Comune, lo spettacolo “Le parole rubate” di Gery Palazzotto e Salvo Palazzolo. In piazza San Francesco di Paola alle ore 22.00.

Le parole rubate

di
Gery Palazzotto e Salvo Palazzolo

Le parole rubate

Chi ha rubato le parole di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino? Ruota attorno a questa domanda la storia di “Le parole rubate”. Una storia che parte da due immagini. Sabato 23 maggio 1992, ore 22. Quattro ore dopo la strage di Capaci, due magistrati e un ufficiale dei carabinieri entrano nell’ufficio di Giovanni Falcone al ministero della Giustizia, si guardano intorno e non toccano nulla: lasciano lì i computer, i documenti e gli appunti del magistrato appena assassinato. Entrano, guardano e se ne vanno.

Cinquantasette giorni dopo, sabato 19 luglio, alle 16,57, Paolo Borsellino scende dalla sua auto blindata in via d’Amelio a Palermo. In una mano ha una sigaretta, nell’altra l’accendino con cui la accende. La borsa con la sua agenda rossa è in auto e lì rimarrà sin quando, due minuti dopo, Cosa Nostra farà esplodere una Fiat 126 imbottita con 90 chili di tritolo. Poi quell’agenda sparirà.

Da Capaci a via d’Amelio, la storia di quei cinquantasette giorni è il resoconto di un’epidemia di distrazione collettiva.

A 25 anni di distanza si ricostruisce, per la prima volta, il più grande cambio di scena a sipario aperto che la nostra democrazia ricordi. Si racconta di quando in un’eclissi della democrazia, nel buio del vuoto di potere, entrarono in azione gli specialisti del depistaggio che, seguendo un metodo ben collaudato, sottrassero le parole più importanti dei due magistrati assassinati.

Scritto dai giornalisti Gery Palazzotto e Salvo Palazzolo, interpretato da Gigi Borruso ed accompagnato dalle musiche scritte Marco Betta,Diego Spitaleri e Fabio Lannino “Le parole rubate” è il drammatico monologo di un uomo che incastra i tasselli di un puzzle rimasto incompiuto per un quarto di secolo.

Le parole rubate

di Gery Palazzotto e Salvo Palazzolo

Interpretato da Gigi Borruso

Musica di Marco Betta/Diego Spitaleri/Fabio Lannino

Con Diego Spitaleri – piano/tastiere, Fabio Lannino – Chitarra, Basso + 1 solista

Gli autori

Gery Palazzotto è stato per vent’anni capo delle Cronache siciliane al Giornale di Sicilia e ha scritto diversi romanzi tra cui Di nome faceva Michele (distribuito anche in Spagna e in America Latina) e Fotofinish (Einaudi). Attualmente è direttore della Comunicazione al Teatro Massimo di Palermo e corsivista su Repubblica Palermo.

Salvo Palazzolo è un cronista del quotidiano La Repubblica, sceneggiatore di docufiction per Rai Tre sul tema della mafia e autore di diversi libri fra cui Falcone Borsellino. Mistero di Stato (con E. Bellavia, 2002) e I pezzi mancanti – Viaggio nei misteri della mafia (2010).
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Redazione

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