L’estate che nutre i sensi con la memoria

L’estate è il tempo del “tempo” che vuole fermarsi per consentire ai nostri sensi di nutrirsi di quelle emozioni che spesso durante il periodo di lavoro lasciamo che ci attraversino senza spesso neanche accorgercene.
Sembra che siamo tutti assetati di emozioni ed eventi da vivere, come se volessimo in questo tempo di vacanza abbracciare la gioia quanto più a lungo possibile.
L’estate è anche il tempo non solo delle vacanza di chi si allontana dal suo luogo d’origine, ma di chi vi fa ritorno, avendo dovuto lasciare la propria terra per molti per motivi di lavoro.
Ci si ritrova con i propri cari, si respira l’aria in festa delle grandi città, sempre più accoglienti , delle piccole realtà urbane e delle borgate marinare.
Si rinnovano feste e tradizioni che sono ormai un’importante richiamo per tanti turisti e non, sulle Madonie come non ricordare la prestigiosa manifestazione della cordella e del folclore internazionale, la sagra della spiga a Gangi e i suoi riti propiziatori, la giostra dei Ventimiglia a Geraci siculo, la festa del pescatore nella borgata di Vergine Maria proprio a ridosso della splendida tonnara Bordonaro e la sua antica storia ed altre ancora cariche di storia, cultura.
Poco lontano dall’isolotto di isola delle femmine ormai da qualche settimana si alternano artisti -pittori ad animare la piazza del piccolo centro con colori vivaci che ricordano la spuma del mare quando è in tempesta e crea allegria nell’animo nonostante il mare sia agitato, come se volesse parlarci.
Tra i tanti artisti presenti compreso l’organizzatore Pippo Buscemi, artefice ormai da anni di questa iniziativa, ricordiamo l’artista Giovanni Messina che ogni sera con la sua tavolozza in mano si diletta a dipingere qualcosa, in compagnia di bimbi incuriositi e di gente del luogo che ha il piacere di vedere nascere un’opera d’arte dal vivo, colori frizzanti, ma nello stesso tempo sereni, balsamo per l’occhio che si posa su quei colori.
Molti i lavori degni di attenzione, ma fra tutti per l’occhio di un madonita come me, amante indiscussa della storia delle mie montagne, si ferma sul quadro che ritrae un momento particolare della targa Florio vissuta indirettamente ma con molta partecipazione emotiva dai ricordi e dalla voce narrante dei nonni che l’hanno vissuta raccontando le gesta di molti che hanno fatto sognare con la loro guida sicura e con le loro splendide macchine. Molto belli i lavori di tutti, la pittrice Costa e Sancarlo con i suoi tonni che sembrano parlare, ed interrogarci.
L’estate come dice una nota canzone ha dato un profumo a tutti i fiori, riesce ad ammaliarci con le tante iniziative culturali che ristorano e nutrono la mente, plauso a chi mette il proprio talento a disposizione. Visitiamo e partecipiamo alle feste, un’occasione davvero bella per stare bene.

Sabrina Miriana

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