“A volte, sono le cose più semplici a lanciare i messaggi più forti” ha detto ieri il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ricevendo i quattro cavalieri a due ruote di Campofelice di Roccella, in procinto di partire per la loro solita pedalata di Mille miglia per l’Europa e presentatigli dal deputato regionale Giuseppe Di Maggio.
Piero Camonita, Gandolfo Patti, Antonio Oddo e Paolo Evangelista, in bici da Campofelice a Palermo e, dopo uno spostamento logistico, da Genova a Copenaghen per dire un No alla violenza sulle donne simbolicamente rappresentate dalla statua della Sirenetta di Andersen. “Quattro immigrati sui generis e temporanei”, si sono definiti gli atleti del gruppo “Campofelice in bici” nell’amichevole colloquio con Ardizzone e Di Maggio, volendo anche sottolineare – loro che due anni fa sono arrivati ad Auschwiz per lanciare un messaggio di pace nel Vecchio Continente – il secondo obiettivo di questa “passeggiata” di oltre 1500 chilometri sulle strade della Svizzera, della Germania e le impervie del Liechtenstein: l’immigrazione praticamente coatta della nostra epoca.
Il presidente Ardizzone ha loro donato il modellino della Cappella Palatina e affidato la targa dell’Assemblea Regionale Siciliana da consegnare a Morten Kabell, sindaco della prima città danese, da circa un anno riconosciuta quale capitale mondiale della bicicletta.
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