Il periodo delle vacanze coincide con l’impennata dei reclami dei passeggeri: smarrimento del bagaglio, ritardi seriali, overbooking. Ma l’effetto più devastante, dopo la cancellazione del volo, deriva dalla mancata consegna del bagaglio. Spesso è l’inizio di una odissea, a causa della assenza dei più elementari effetti personali e della biancheria, che, nel migliore dei casi, si conclude con il ritrovamento e la consegna del bagaglio. Ma a vacanza inoltrata. Il fatto di fare subito in aeroporto la denuncia non è sempre garanzia del ritrovamento del bagaglio. Molto spesso viene ritrovato dopo giorni e giorni, se non settimane.
“In caso di mancata consegna del bagaglio, bisogna prestare la massima attenzione quando si sporge denuncia, avendo cura di far inserire il codice esatto della compagnia con cui si è volato” puntualizza Lillo Vizzini, di Federconsumatori Palermo, “L’assenza di tale codice impedisce e blocca di fatto qualsiasi ricerca del bagaglio, che diventa una drammatica e infruttuosa caccia al tesoro”.
“Molto spesso l’operatore che riceve la denuncia, nella fretta inserisce il codice generico (XH), non riferibile ad alcuna compagnia aerea” continua Vizzini “vanificando ogni speranza di ritrovamento del bagaglio. Abbiamo il sospetto che l’inserimento del codice generico possa essere, spesso, una prassi finalizzata a evitare statistiche negative relative alle compagnie aeree. Ogni passeggero deve pretendere l’inserimento del codice corretto, onde poter sperare di ritrovare il proprio bagaglio”.
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