Lettera aperta di Luciano Luciani al presidente del consorzio per la legalità e al sindaco Lo Verde

Al Presidente dell’Assemblea dei soci del Consorzio Madonita per la legalità e lo sviluppo
Sig. Giuseppe Lo Verde Sindaco di Polizzi Generosa
 
 
Come è noto questo Istituto Italiano Fernando Santi, Ente nazionale riconosciuto ai sensi della l.40/87, tra i 20 maggiori Enti nazionali che si occupano di servizi e attività formative, ha sede legale in Sicilia e gran parte del suo gruppo dirigente nazionale è espressione del territorio delle Madonie, di Cefalù e del Termitano.
E’ altresì noto che particolarmente negli ultimi anni l’Istituto sta svolgendo una serrata azione di sensibilizzazione nei confronti dei giovani madoniti ad occuparsi e a rilanciare l’importante e delicato comparto dell’agricoltura, della zootecnia e dell’alimentazione.
Ha costituito una grande perdita per tutto il territorio delle Alte Madonie la chiusura dell’Istituto Agrario a Castellana Sicula e tutt’ora si stenta a far comprendere ai giovani madoniti che l’agricoltura costituisce il volano e il fondamento dell’economia italiana e i prestigiosi prodotti alimentari italiani sono il frutto dell’impegno di imprenditori agricoli, biologi, alimentaristi, chimici, ingegneri e di tante altre professioni legate alla ricerca, all’innovazione, alla qualità, alla sicurezza e alla salute alimentare e al legame stretto di questi operatori con il loro territorio di origine.
E’ noto altresì che in questa ridicola girandola di innumerevoli corsi in gran parte privi di sbocchi occupazionali, localizzati nelle zone interne della Sicilia, di cui al famigerato Avviso 8/2016, che tutt’ora stenta a decollare, l’unico Ente di formazione che ha programmato attività formative finalizzate all’ortofrutticoltura, al giardinaggio, alla sistemazione e manutenzione delle aree verdi, anche in collegamento con l’Università e l’Orto Botanico di Palermo e i suoi storici e qualificatissimi dirigenti madoniti (Prof. Raimondo, Prof. Schicchi, ecc.) è proprio l’Istituto Italiano Fernando Santi.
Tutto quanto sopra premesso, questo Istituto dà la massima disponibilità a partecipare ad un incontro e ad una seria e necessaria riflessione comune in ordine al percorso che deve portare alla costituzione di una cooperativa sociale per la gestione del Fondo Verbumcaudo, che rappresenta un’occasione imperdibile in cui non si può sbagliare.
C’è molto da discutere circa i contenuti delle determinazioni n.5 e n.6 del 29/6/2017, adottate dal Responsabile dell’Area I Affari Generali, alcuni estremamente lucidi, altri interessanti, ma che comunque nella loro articolazione e segmentazione non possono costituire un utile percorso finalizzato alla promozione e al reclutamento di giovani svantaggiati disoccupati, così come un “cosiddetto corso di formazione”, unico, articolato in 260 ore complessive, di cui 152 ore di formazione in aula, destinato a formare i più disparati e significativi profili professionali, dal manager d’impresa al tecnico ed esperto in agricoltura e zootecnia all’animatore sociale e alla guida ambientale, all’operaio specializzato in agricoltura, zootecnia o coltivazioni agricole, affidando poi la vera e propria specializzazione in 108 ore di stage specifico per ogni profilo professionale, da realizzarsi in luoghi non meglio identificati o identificabili nelle Madonie.
L’Istituto ritiene che bene fa il Consorzio per la legalità a chiedere l’intervento di un Ente che svolga servizi e attività formative gratuitamente, ma che funzioni come Agenzia per il Lavoro ed Ente di formazione professionale, il quale può altresì assicurare un’attività di accompagnamento all’individuazione, orientamento e formazione dei soggetti destinati ad essere soci della cooperativa, alla istituzione della cooperativa, all’accompagnamento alla creazione delle attività d’impresa, utilizzando da un canto per alcune figure professionali l’opportunità dell’Avviso 8 e dall’altro la Sottomisura 1.1 del PSR Sicilia 2014/2020 “Sostegno ad azioni di formazione professionale e acquisizione di competenze”, che va a scadere il 5 settembre 2017, attraverso la quale possono qualificarsi figure come il conduttore d’azienda o moduli formativi e specialistici da 30 a 100 ore che possono concretamente concorrere a diversificare le professionalità e le specializzazioni compresa l’attività di potatore, innestatore, ecc, o di contabile o esperto commerciale.
Nella considerazione che la pubblicazione non è avvenuta ancora sulla GURS e dell’approssimarsi della scadenza del 5 settembre 2017 di questa irripetibile opportunità che è rappresentata dalla Sottomisura 1.1., si propone una immediata e tempestiva riunione, dai cui lavori può individuarsi un idoneo percorso compatibile con le esigenze di rilancio delle politiche ambientali, agricole, zootecniche, alimentari del territorio e della valorizzazione e dell’utilizzo del Fondo del Verbumcaudo.
Distinti saluti
Luciano Luciani
Presidente Istituto Italiano Fernando Santi

redazione

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