L’obiettivo è di mettere in atto misure e forme di prevenzione del rischio suicidio o di atti di autolesionismo. Sottoscritti i protocolli d’intesa. Si parte dalla valutazione all’ingresso, al monitoraggio e alla gestione del rischi e del disagio. I tre protocolli operativi territoriali sono stati già siglati. A firmare: il Manager dell’Azienda Sanitaria, Antonio Candela (nella foto), la Direttrice dalla Casa Circondariale dei Pagliarelli, Francesca Vazzana, la Direttrice della Casa di Reclusione Ucciardone, Rita Barbera, la Direttrice della Casa Circondariale dei Cavallacci di Termini Imerese, Nunziella Di Fazio. “In coerenza con le linee guida -spiega Candela- emanate dall’Assessorato regionale alla Salute il 21 aprile scorso, nel documento sono previste azioni specifiche di intervento in grado di intercettare e trattare con tempestività stati di disagio psicologico, di disturbo psichico o di altre fragilità. Se dovessero insorgere all’ingresso o durante la carcerazione situazioni a rischio, verrà attivato -continua il Manager dell’Asp 6- uno specifico staff multidisciplinare composto da operatori dell’Istituto penitenziario e dell’Asp. Nel protocollo sono anche previste modalità e tecniche per la preparazione degli stessi detenuti alle funzioni di caregivers e peer supporter”. Verranno “formati”alcuni detenuti dunque, che possano essere da supporto e sostegno di altri detenuti a rischio suicidio o di atti autolesionismo. “Abbiamo, tra l’altro, previsto -conclude Candela- ed attivato la presenza mensile di psicologi e psichiatri per oltre 700 ore mensili”.
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