Recuperati dai Carabinieri 930 reperti di interesse storico, 90 le persone denunciate

Le attività condotte nel 2016 dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) in Sicilia hanno visto impegnati i militari del Nucleo di Palermo e della dipendente Sezione di Siracusa in molteplici ambiti di intervento, con una particolare attenzione al traffico illecito di beni archeologici e ai furti di beni culturali.

Nel 2016, il contrasto al traffico illecito di beni archeologici ha registrato importanti successi. In primo luogo, il recupero della “Testa di Ade”, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura di Enna. Il reperto, capolavoro inestimabile d’epoca ellenistica, era stato trafugato alla fine degli anni ’70 a Morgantina ed illecitamente esportato a Los Angeles. A seguito della restituzione, la “Testa” è tornata in Sicilia e consegnata al museo archeologico di Aidone (EN). Lo scorso 23 maggio, in occasione del 25° anniversario delle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio, l’opera è stata simbolicamente esposta presso l’aula bunker di Palermo per poi giungere, nella stessa giornata, al Comando Legione Carabinieri “Sicilia”, dove è stata esposta tra i beni recuperati dal TPC nella mostra “Fidelis”, che potrà essere visitata sino al 10 settembre 2017.

L’impegno investigativo ha avuto la massima espressione nell’operazione “Himera” che ha permesso di smantellare un’organizzazione dedita al traffico di reperti archeologici scavati in vari siti siciliani e destinati all’illecita esportazione in Germania. L’attività, diretta dalla Procura di Termini Imerese, si è conclusa a maggio, dopo quasi due anni di indagini, con l’esecuzione di 3 misure cautelari personali, la denuncia di 22 persone e il sequestro di 409 reperti archeologici di epoca greca e romana (recuperati complessivamente dall’inizio delle indagini). Inoltre, il Nucleo ha preso parte all’operazione internazionale “Pandora”, sequestrando, a Sciacca, 170 reperti di epoca greca, provento di scavi clandestini. L’operazione, supportata dall’Arma territoriale e in collaborazione con la Direzione Centrale Antifrode e Controllo dell’Agenzia delle Dogane, è stata coordinata da Interpol con l’obiettivo di contrastare, simultaneamente in più Paesi, la commercializzazione di beni d’arte di provenienza illecita. Infine, il costante monitoraggio del web ha permesso di localizzare e sequestrare 310 reperti archeologici, posti in vendita illecitamente attraverso piattaforme telematiche.

In tema di furti di beni culturali, nel 2016 – confermando un trend degli ultimi anni – non vi sono state sottrazioni di notevole valore. Sono stati denunciati 29 furti a fronte dei 22 dell’anno precedente. I luoghi più colpiti sono stati quelli di culto (40%), quelli espositivi (27%) e le abitazioni private (23%). In merito, va osservato come gran parte dei furti avvenuti presso musei e biblioteche (prevalentemente beni archivistici) sono emersi a seguito di controlli inventariali. Pertanto, pur venendo registrati nel 2016 possono riferirsi ad eventi commessi negli anni precedenti, in un arco temporale imprecisato. In tale ambito, tra le attività svolte da Nucleo nel 2016, si segnalano il recupero, a Palermo, di un dipinto ad olio su tavola, risalente al XIX sec., raffigurante “Cristo deposto”, rubato 30 anni fa da un’abitazione privata a Carini (PA) e il sequestro di un libro antico intitolato “Biblia, ad vetustissima exemplaria, venetiis”, risalente al 1587, asportato dal convento dei frati minori cappuccini di Modica (RG). Passando ad altri settori di specialità, va menzionata l’azione di salvaguardia del paesaggio e dei beni monumentali, con il sequestro di diversi edifici storici in relazione a violazioni afferenti alla specifica normativa di tutela.

Intensa è stata anche l’attività di prevenzione dei reati, condotta in sinergia con l’Arma Territoriale, il Raggruppamento Aeromobili Carabinieri e in collaborazione con le competenti Soprintendenze, sviluppata attraverso l’esecuzione di 608 controlli. Questa attività comprende i controlli alla sicurezza anticrimine degli obiettivi a rischio (musei, biblioteche, aree archeologiche, …) nonché delle aree tutelate da vincoli paesaggistici. Inoltre, le attività di verifica hanno riguardato anche gli esercizi commerciali di settore, con numerosi controlli amministrativi presso mercatini, fiere ed esercizi antiquariali. Questi ultimi rivestono un ruolo fondamentale per contrastare la ricettazione di beni trafugati: i dati acquisiti nel corso dei controlli vengono infatti incrociati con quelli presenti nella “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, gestita dal TPC, che contiene informazioni sulle opere da ricercare e sugli eventi delittuosi collegati.

redazione

Recent Posts

Polizzi Generosa,”Uniti per la Pace,fuori la guerra dalla Storia”! un sit-in di solidarietà e riflessione sulla Pace

Polizzi Generosa ha risposto oggi all'appello "10, 100, 1000 Piazze per la Pace. Fuori la…

2 ore ago

Tutto pronto per il DiVino Festival a Castelbuono

Tutto pronto per la XIX edizione del DiVino Festival a Castelbuono che quest’anno si preannuncia più ricca di…

3 ore ago

A19, Schifani: «Chiarezza sui cantieri tra Altavilla e Bagheria, l’obiettivo è ridurre al minimo i disagi»

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nella veste di commissario straordinario per il coordinamento…

4 ore ago

CNA. Riconfermato Pippo Glorioso segretario provinciale

Sabato 21 giugno presso l'Hotel Domina Zagarella si è tenuta l'assemblea quadriennale elettiva della CNA…

7 ore ago

Turismo, pubblicato bando da 135 milioni per potenziare la qualità delle strutture ricettive

Potenziare la qualità dell'accoglienza turistica e incentivare la riqualificazione delle strutture ricettive in Sicilia. Con questi…

8 ore ago

Caro voli, Schifani incontra il presidente di ITA Airways Sandro Pappalardo

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha ricevuto questa mattina a Palazzo d’Orléans il…

9 ore ago