In merito alle notizie di stampa diffuse in data odierna va immediatamente chiarito che il presupposto in base al quale è stato disposto il sequestro preventivo in danno alla Giaconia srl è errato come si desume dalla dichiarazione annuale IVA 2014 relativa all’anno 2013.
Dall’esame di da tale documento, si rileva che la dichiarazione presentata espone un debito d’imposta di € 89.338,00,ammontare quest’ultimo di gran lunga inferiore al limite di € 250.000,00 previsto dalla legge, come soglia di punibilità. In ordine a tale saldo IVA, va precisato in oltre che in data 29 settembre 2014 (data quest’ultima antecedente a quella prevista dalla legge per il versamento dell’acconto 2014) la società ha effettuato, a deconto del debito IVA 2013, un ulteriore versamento di € 39.438,00, riducendo così l’importo ancora dovuto per l’anno 2013 ad € 49.900,00, giàregolarmente pagato il 16/09/2015
Quanto esposto dimostra in maniera inequivocabile, l’incomprensibile errore di comunicazione effettuato dall’Ufficio che ha comunicato il mancato versamento di IVA per un importo di € 1.166470,58 a fronte di un debito (€ 49.900,00) di gran lunga inferiore alla soglia di punibilità.
Precisa inoltre la Soc. Giaconia srl, che per tutte le imposte dovute, sono in essere piani di rateizzazione autorizzati dalla stessa Agenzia delle Entrate, e regolarmente pagate
“Per tutti i danni conseguenti agli errori di comunicazione, – dice l’avvocato Cinzia Di Vita – la Giaconia srl si riserva di tutelare le proprie ragioni presso gli uffici delle competenti autorità.
Crescono i contagi da Covid in Italia. Aumentano i ricoveri ma gli esperti rassicurano: niente…
L'annuncio del comico pugliese lascia tutti di stucco: tutte le speranze sono svanite dopo le…
Una nuova misura statale destinata solo ad alcuni cittadini italiani sta per partire. Ecco chi…
C’è un borgo in Sicilia che sembra disegnato con il compasso: un capolavoro di geometria,…
Cosa vuol dire che torna il caldo africano con gli italiani che tornano al mare? …
Ecco come vanno lavate le lenzuola in lavatrice: né a 30°C né a 40° C.…