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Tre palermitani sono stati arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Cefalù con l’accusa di furto aggravato in abitazione e furto di cavi elettrici la scorsa serata di giovedì 19 maggio. Erano da poco trascorse le ore 19:00, quando i militari hanno notato tre giovani, G.g. e R.s. entrambi classe 89 e B.a. classe 94, aggirarsi a bordo di un’utilitaria nella zona di C.da “Gatto” del comune di Campofelice di Roccella. I Carabinieri quindi, decidevano di seguirne i movimenti tanto da vedere gli stessi introdursi all’interno di una villetta. Dopo ore di appostamenti e osservazione, i malviventi venivano notati uscire dall’abitazione con la refurtiva asportata. Scattava quindi il dispositivo predisposto da parte degli investigatori, che bloccavano i giovani all’ingresso del paese quando stavano per guadagnarsi la fuga lungo la statale 113. A bordo dell’auto venivano rinvenuti attrezzi agricoli di vario tipo, nonché quattro matasse di rame del peso complessivo di oltre 100 kg asportate dalla rete elettrica che passava proprio sopra le case “visitate”. Rinvenuti anche attrezzi da scasso che venivano posti sotto sequestro mentre la refurtiva veniva restituita al legittimo proprietario. Dopo la celebrazione del rito per direttissima e la convalida degli arresti, i giovani venivano sottoposti agli obblighi di firma e di dimora nel comune di residenza.

Gli arresti effettuati si vanno ad aggiungere ai due dello scorso mercoledì, quando scattarono le manette per due termitani sorpresi mentre tagliavano cavi elettrici per oltre 20 kg da una cabina Enel di Cefalù. In quell’occasione all’accusa di furto aggravato si è aggiunta anche quella di ricettazione dell’autovettura con cui sono giunti nella cittadina normanna, risultata oggetto di furto e dopo la convalida dei provvedimenti anche per i due venne applicato l’obbligo di dimora nel comune di Termini Imerese.