Sotto un cielo di stelle. …si sogna ancora

 

Alla fine dello spettacolo mi avvicino alla giornalista Paola Pottino, autrice del monologo “closchard sotto un cielo di stelle” è le chiedo: “in quale parte del suo cuore è nascosta tanta poesia?. Closchard sotto le stelle è uno spettacolo che è andato in scena sabato sera presso il Teatrino delle Beffe, un monologo scritto da Paola Pottino ed interpretato con la voce rotta dall’emozione di Ludovico Caldarera , l’attore noto per la sua capacità interpretativa nel mondo dello spettacolo, questa sera non sembrava solo recitare, ma rileggere forse, chissà la sua vita, con toni impreziositi dall’emozione che si sentiva calda e forte sprigionare dalla sua voce. Ad aprire lo spettacolo la magia di Paolo Andolina, che con le sue sapienti mani gioca la magia della vita, spezza ed intreccia destini , li ricompone in un gioco senza fine.
Closchard sotto un cielo di stelle, è la storia autobiografica di un uomo che sente forte la passione per l’arte sin da bambino, proveniente da una famiglia semplice decide sfidando anche i desideri della famiglia di prendere una valigia e dire : “pà, io parto, vado via”, da quel giorno quel figlio per quel padre non esiste più, cade il silenzio, diviene più morto dei morti , nessuno avrebbe più dovuto nominare quel nome di figlio che infrange le regole della vita normale, vuole fare l’attore, spezzando cosi un sistema di vita.
Oggi è più semplice dire per un giovane voglio fare l’attore, voglio dedicarmi all’arte, esistono strumenti ed opportunità che negli anni settanta non c’erano, dunque per chi oggi è attore, il cammino di crescita possiamo dire che è stato difficile, conquistarselo non è stato facile, e se in parte ci sono riusciti, è perchè hanno creduto in un sogno.
Artista si nasce, il talento è intrinseco nella persona, ma è chiaro che lo studio e l’esperienza affinano il talento, molti artisti provengono da percorsi di vita difficili, hanno conosciuto il sacrificio, la fame, l’incomprensione, non credo di esagerare in questo, parlo di tanti artisti in generale e perchè no, il mio pensiero và a tutti gli artisti di strada, si proprio quelli che ci rendono i pomeriggi più allegri nelle nostre passeggiate al centro storico, con i loro canti , balli. Quanta fatica dietro quei sorrisi a coriandolo per i passanti che spesso applaudono, ma non tendono la mano per ricompensare con un euro quel sorriso e spensieratezza che ti hanno donato.
Il nostro protagonista inizia la sua avventura, ed in questo viaggio conosce quello che di più raro c’è nel cammino, l’amore vero, semplice fatto di tenerezza complicità, di sguardi, l’amore che si fa bastare sorrisi e abbracci.
Gli anni passano e l’amore continua nonostante le difficoltà , la vita di un’artista non è mai semplice, lei cantava, lui faceva l’attore, lei era come una margherita semplice, la sua voce riempiva la vita di lui, non zittite mai la voce di chi amate, non sapete quanto dolore si provi nel momento in cui quella voce non doveste sentirla più.
Le difficoltà economiche presto prenderanno il sopravvento e quell’idillio iniziale finisce per rovinare quella coppia tanto felice, finchè un giorno l’amara scoperta, lei decide di uccidersi, quella condizione di vita appare insopportabile, così il dolore, lo struggimento, fin tanto che una notte le appare in sogno e gli chiede di farle ancora da maestro, e lui ormai distrutto dal dolore le dice in sogno : “ma cosa mai posso insegnarti io che non sono riuscito a darti in vita ciò che tu desideravi ?”e lei risponde: “insegnami a sognare” si perchè ciò che un artista avrà sempre è l’arte del saper sognare.
Ninetta, la compagna, resterà quella margherita semplice che terrà tra le dita, al riparo, come il sogno che ciascuno di noi cerca sempre e che vorremmo rispondesse sempre.
Un pensiero a tutti gli animatori, gli artisti di strada, in genere vestiti colorati, sorridenti, eterni clown, passiamo troppo velocemente nelle vite degli altri, le sfioriamo appena, non potremmo mai sapere cosa dietro quel vestito colorato si nasconde.
Lo spettacolo di Ludovico è un’occasione per pensare, onorata di aver potuto parlare di lui, è forse chissà anche un po’ della sua storia di vita, intreccio sorrisi di speranza per tutti coloro che gravitano nel mondo dell’arte e che con la loro energia ci permettono ancora di emozionarci.

Sabrina Miriana

redazione

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