Buongiorno cari lettori e lettrici! Il mondo non è di chi si alza presto.
Il mondo è di colui che si alza felice di alzarsi e lottare per i suoi sogni ma… 
se per caso il giorno ci manda l’invito della tristezza, rispondiamo che siamo  impegnati con la felicità.

” Dovremmo svegliarci come i fiori, con lo sguardo rivolto al cielo e col sorriso colmo di speranza. “

Bellissima da leggere ricordandonci sempre che il bello della vita e’  ” ESSERCI “

Lentamente muore.

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.

(Martha Medeiros, poesia erroneamente attribuita a Pablo Neruda)

” Le cose belle capitano a chi crede…cose ancor piu’ belle capitano a chi e’ paziente…ma le cose migliori vanno a chi non si arrende.” ( cit.)

da ” Il Tempo dell’Anima “

Le mie poesie XIV settimana.

Chimera

Ti venni incontro
con negli occhi
il silenzio di una vita…senza amore!
Nel cuore…il vuoto
nell’anima…chimere!
Ad occhi chiusi…ti respiravo
eri profumo di mare…di vita!
Fu sera…
nel silenzio…la nostra favola…
stendevo le ali …
il cuore volava …oltre…
oltre i cancelli dell’anima.
Ancora vibrano nell’aria…
le parole non dette
come un fiume in piena
scivolano…
fra istanti di infinite tenerezze..
– vivo aggrappata –
al sogno di noi…
a piedi nudi …con le mani vuote…
inseguo la mia chimera.

Momenti

Momenti di vita
nell’eco dei ricordi…
la tua voce che fruga nei pensieri
in cerca della bambina
nel tempo…nascosta.
Quante e quante notti
mi è parso di accarezzare il tuo viso
per dare forma ai sogni
e scrivere …..
la nostra favola.
Quella favola
nascosta fra le righe
fra le parole…infinite parole
che cercano nel silenzio…
L’ Amore che non c’è !

Grazie a tutti voi di seguirmi.

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