Ancora in corso gli accertamenti per ricostruire le cause dell’incidente. Di sicuro  la prova speciale si è corsa in condizioni proibitive: in alcuni tratti i piloti dicono di aver trovato persino la carreggiata coperta di  neve. Le autovetture  non erano preparate a questa eventualità, e molti piloti sono partiti per la prova speciale con gomme da bagnato, non specifiche per i fondi innevati.

Il pilota messinese cinquantatreenne Mauro Amendolia (nella foto assieme alla figlia Gemma), è uscito di strada durante la prima della speciale Piano Battaglia. La sua Mini Cooper, alle 12.30 a Isnello, a dieci km e mezzo dall’inizio del tratto cronometrato, è uscita violentemente di strada, travolgendo anche un commissario di percorso, Giuseppe Laganà (nella foto a sinistra in basso), di Lentini, di professione operatore macchine movimento terra.

Mauro Amendolia era un perito assicurativo conosciutissimo nell’ambiente motoristico di Messina. Ha partecipato con  numerose vetture sia di rally che di crono scalate e pista, ma anche come organizzatore e proprietario della scuderia Messina Racing Team.

La figlia di Mauro, Gemma Amendolia, faceva da navigatore ed è rimasta gravemente ferita. Adesso è ricoverata all’ospedale Madonna dall’Alto di Petralia Sottana.

Gemma è studentessa universitaria a Reggio Calabria, ha seguito le orme del padre sin da piccola, partecipando, nonostante la giovane età, a molti rally, da pilota e copilota, in coppia con navigatrici donne, spesso anche con la sorella Valentina.