Sette sindaci siciliani (Casteldaccia, Calatafimi Segesta, S.Piero Patti, Castiglione di Sicilia, Valdina, Monforte S.Giorgio e Monterosso Almo) sono decaduti, in queste ore, a seguito del decreto del Presidente della Regione che ha dichiarato la sospensione di primi cittadini e giunte a causa della mancata approvazione dei bilanci di previsione nei termini di legge. Questa è la conseguenza immediata di una modifica alla normativa, introdotta con una norma regionale di interpretazione autentica (art. 2 della l. r. 29 marzo 2017, n. 6) che ha sancito, con effetto retroattivo, il principio secondo il quale la decadenza del consiglio comunale determina automaticamente anche la decadenza di sindaco e giunta.
“Si tratta di una vicenda gravissima che rischia di coinvolgere la stragrande maggioranza dei comuni siciliani che ha approvato in ritardo i bilanci 2016 e non ha ancora potuto approvare il previsionale 2017 anche a causa della mancata approvazione del Bilancio regionale e dall’assenza di dati sui trasferimenti regionali”. Dichiarano Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di AnciSicilia.
“Al fine di valutare ogni possibile iniziativa legale contro un provvedimento che sta determinando un gravissimo stravolgimento delle scelte democratiche dei cittadini – continuano Orlando e Alvano – abbiamo convocato con procedura d’urgenza il:
CONSIGLIO REGIONALE DELL’ANCISICILIA
ALLARGATO A TUTTI I SINDACI DELL’ISOLA E ALLA STAMPA SICILIANA
MARTEDI’ 18 APRILE ALLE 12,30
VILLA NISCEMI (PIAZZA DEI QUARTIERI, 2) PALERMO
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