Le poesie di Carmela Genduso…quinta settimana

Salve a tutti, rieccomi !
Come ogni giovedi’ mi presento a voi in veste di ….Scrittrice…o come mi chiamano in tanti…la Poetessa triste…no, non sono una Poetessa io,solo…amo scrivere,chiudere gli occhi e ritrovarmi in momenti di vita indimenticabili, ripercorrere i sentieri del passato e riviverli.
Sono sicura che tutti voi avete scritto almeno una poesia o che avreste voluto farlo, versi che restano nella memoria e che in momenti di sconforto o di gioia si vanno a rileggere.
” Chi scrive è considerato da sempre un essere incompreso. Una persona capace di “volare alto” con la fantasia, tanto da raggiungere in un attimo la “luna” e le “stelle”, ma che nella vita di tutti i giorni si distingue per l’incapacità di camminare sulla terra. Talvolta persino deriso dalla gente comune, che non riesce a comprendere il senso del suo “volo”.
Abbiamo tutti dentro un mondo di cose: ciascuno un suo mondo di cose!
E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch’io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me;
mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé,
del mondo com’egli l’ha dentro?
Crediamo di intenderci; non ci intendiamo mai!
(Luigi Pirandello)

Da ” Il Tempo dell’Anima “

Uomini

Parlano d’amore
senza amore
uomini vestiti di parole
di amore senza cuore.
Equilibristi fra anime fragili
entrano nella vita
con passo felino
poi ruggiscono
come leoni.
Parlano d’amore
ma senza amore.
Donne dai cuori vuoti
come gusci di conchiglie
nell’ombra della notte
tra vissuto e sognato
si smarriscono
si perdono.
Donne…
Frugate nell’anima
da uomini
predatori di sogni…
Giocolieri di sentimenti.

Halima e il Mare.

Come pioggia leggera,
piovono sul cuore…gocce di sale.
Halima, con l’animo silente
s’adagia sulla riva e guarda il mare.
Mille pensieri,
su cavalli alati
cavalcano le onde imbizzarrite.
All’orizzonte,
nuvole di sogni violati
divagano…
Il suo destino non trova tregua al suo declino.
Lacrime di vento sul suo viso,
gocce di mare nei suoi occhi.
MARE che hai visto i miei tormenti
e cantato le mie illusioni,
MARE che hai tentato i miei fragili pensieri
quando con fatica,
attraversavo pietrosi sentieri…
Mare, son qui,
fioriera di ricordi che impazzano fra le tue onde
dal respiro affannoso.
Ancora intrecci sensazioni,
trasmetti emozioni
che come gocce di mare, scivolano sul cuore.
Halima guarda il Mare e…
il Mare ruggisce al suo dolore !

 

Altri nostri articoli:

Le poesie di Carmela Genduso (Biografia…)

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Carmela Genduso

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