8 Marzo: Lia Romè scrive alle donne castelbuonesi: “Insieme per cambiare”. E lancia la proposta della Consulta per le Pari Opportunità”.
“La Festa della Donna è un appuntamento importante perché rappresenta ogni anno un momento di riflessione e confronto sul tema delle pari opportunità.
Le donne svolgono un ruolo fondamentale per la famiglia, la società e sempre più nei vari luoghi decisionali del mondo del lavoro; ma non basta. Dobbiamo impegnarci di più, fare di più e farlo con responsabilità, passione e cura per gli altri.
Sono convinta che anche per questo, la scelta del movimento Andiamo Oltre, di designarmi a candidato sindaco, segni un cambiamento di rotta netto, col passato e con il presente.
Il nostro paese ha bisogno di ricostruire il senso di essere comunità, di ricostruire quel tessuto sociale che ha fatto diventare grande Castelbuono e che si è sfilacciato negli ultimi anni. E solo la sensibilità, la caparbietà, la correttezza e le capacità di noi donne possono servire allo scopo.
I veri cambiamenti avvengono se è una comunità a volerli. Ed oggi voglio rivolgermi alla comunità femminile castelbuonese. Voglio chiedere a voi un impegno che va oltre la simpatia personale, la stretta di mano ed l’incoraggiamento. Voglio chiedervi se siete pronte per iniziare un nuovo cammino per questa comunità, per donare un po’ della vostra sensibilità, caparbietà e ingegno alla nostra Castelbuono.
Un modo c’è, e va oltre il coinvolgimento nella squadra di governo, le candidature in Consiglio Comunale e i consigli di amministrazione delle Istituzioni Culturali che, vi assicuro, ci sarà.
Quando andremo al governo del paese istituiremo la CONSULTA delle DONNE e delle PARI OPPORTUNITA’.
Non un semplice coordinamento, ma un vero e proprio luogo di programmazione delle politiche per la promozione delle pari opportunità, per l’inserimento nel mondo del lavoro, per l’assistenza alle donne in gravidanza, per la tutela dei diritti ed il rispetto dei doveri.
E dentro dovranno starci tutte le donne coinvolte in realtà associative di volontariato e di categoria, professioniste ma anche casalinghe, dai 16 anni in su. Perché non è con la maggiore età che si diventa donne, noi lo sappiamo bene, ma succede prima. Ed è solo iniziando da noi stesse, insieme alle nostre figlie, sorelle, cugine ed amiche, che possiamo avviare un percorso di cambiamento vero.
Buon 8 marzo,
Lia Romé”
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