Contributi al 50% per chi assume, si sblocca il programma dei giovani

Dopo due mesi di attesa parte il “Programma Giovani”, un nuovo sistema di assunzione ch interessa i giovani dai 16 ai 29 anni che non siano stati inseriti in un percorso di studio o di formazione. Il bonus va spalmato in 12 quote mensili a partire dalla data di assunzione del lavoratore. 200 milioni sono stati stanziati per arginare in qualche modo il problema dei giovani e porta a favorire l’inserimento con agevolazioni per il datore di lavoro con contributi previdenziali del 50% a carico dei datori nella misura massima di 4.030 euro annuali per ogni lavoratore assunto a tempo determinato. e di 8.060 per coloro che saranno assunti a tempo indeterminato.
L’incentivo spetta ai datori privati per l’assunzione di giovani iscritti al “Programma Garanzia Giovani”per assunzioni minimo di 6 mesi , per contratti a tempo indeterminato e per contratti di apprendistato professionale.
I giovani devono dichiarare la loro disponibilità allo svolgimento dell’attività e alla partecipazione che verrà concordata presso l’Ufficio del CPI, mentre il datore scaricherà un modulo on line presente sul sito INPS dal nome “OCC.GIOV” all’interno dell’applicazione “Dichiarazione di Responsabilità del Contribuente”, indicando i dati del lavoratore da assumere. viene data anche la possibilità al datore di poter recuperare le quote di incentivo relative ai mesi precedenti la pubblicazione della circolare.
Ancora dall’Inps, una differente circolare ha dato il via libera anche al “secondo incentivo, quello per il Sud” che premia le assunzioni nelle Regioni “meno sviluppate” (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) o “in transizione” (Abruzzo, Molise e Sardegna): può essere richiesto per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2017 e ci sono a disposizione 500 milioni di euro nelle regioni meno sviluppate e 30 milioni in quelle in transizione. In quest’ultimo caso riguarda lo sgravio da 8.060 euro annui per i contributi previdenziali. Situazioni favorevoli che dovrebbero dare la spinta ad incentivare le parti in una situazione di precarietà che ha raggiunti limiti “vergognosi” per la persona e che deve trovare in questo il riscatto per le aziende , industrie e gli stessi privati che devono riportare i benefici produttivi a quei livelli a cui bisogna ambire per la serenità familiare e la produttività generale del paese

Antonio David

Redazione

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