Stabilizzazione di 14 mila precari. Un passo avanti

“Finalmente è arrivata la buona notizia che i precari degli enti locali in Sicilia attendevano da anni – dichiara Vincenzo Fontana (Ncd) – Il via libera da Roma consentirà ai Comuni di avviare l’iter di stabilizzazione e i sindaci. ora, con i fondi della Regione, dovranno avviare il processo entro la fine del 2018″.
“Nella prima fase – sottolinea il vicepresidente della commissione Sanità – è previsto il trasferimento dei dipendenti delle ex Province ai Comuni ; in una seconda fase, i sindaci potranno, anzi dovranno, avviare il processo di stabilizzazione. Infatti, i Municipi che non procederanno alle stabilizzazioni non potranno fare nuovi contratti a tempo determinato e rischieranno di subire tagli ai trasferimenti e la riduzione delle somme proporzionalmente al numero dei lavoratori non assunti”.
“E’ comunque una straordinaria notizia – conclude Fontana – per le circa 14.000 figure che finalmente, dopo tanti anni di servizio trascorsi con la paura sempre crescente del mancato rinnovo, potranno avere la certezza contrattuale che darà loro maggiore sicurezza, serenità nello svolgimento del proprio lavoro e, certamente, della loro vita quotidiana”.

“La notizia di oggi è sicuramente un passo avanti, ma da amministratore locale mi chiedo con quali regole procederemo per la stabilizzazione dei precari. Si proceda velocemente nel definire linee guida e criteri attraverso i quali avviare le assunzioni a tempo indeterminato”. Lo dice Magda Culotta, deputato Pd e sindaco Pollina, commentando la mancata impugnazione da parte del governo nazionale della legge regionale sulla stabilizzazione dei precari siciliani di Comuni e Province.

“Il via libera del Consiglio dei Ministri alla legge regionale che consente la stabilizzazione dei precari storici dei Comuni siciliani certifica il buon lavoro fatto dal parlamento
siciliano e dalla commissione Affari istituzionali che presiedo. E’ stato fatto un lavoro nell’interesse di migliaia di siciliani che a ragione chiedevano la trasformazione del rapporto di lavoro in un contratto a tempo indeterminato.
Ora ci sono tutte le condizioni affinchè gli Enti locali procedano alle assunzioni ed alla riserva del 50% dei posti disponibili in pianta organica. Auspico che le norme specifiche per la Sicilia non andranno in contrasto con la legge alla quale lavora il Ministro Madia. Del resto il confronto aperto con Roma, anche su altri temi, ci consentirà di trovare il modo per
applicare la legge regionale sui precari senza ostacoli. Finalmente si apre un percorso serio di stabilizzazione che coinvolge 14 mila lavoratori”.
Lo afferma Totò Cascio deputato regionale di Sicilia Futura e presidente della commissione Affari istituzionali dell’Ars.

 

redazione

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