I consiglieri comunali Antonio Corradino, Maria Minutella ed Antonio Spallina, insieme ad altri simpatizzanti ed iscritti al locale circolo del PD di Geraci Siculo, sempre impegnati in occasione di consultazioni elettorali, dalle primarie per le ultime elezioni politiche – ove si è sostenuta l’attuale deputata On. Magda Culotta – fino alla campagna per il referendum costituzionale del 4 dicembre u.s., non condividono e si dissociano dall’iniziativa parlamentare intrapresa dalla stessa On. Culotta, a nostra insaputa, relativa alla presentazione di una interrogazione al Ministro dell’Interno ed al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo concernente i beni dell’ex Monastero delle Benedettine di Geraci Siculo.
Detta interrogazione, che dal 18/01/2017 circola su tutti social, oltre alle plateali inesattezze contenute nella premessa, riesce soltanto a dare voce al coordinatore di un comitato per i beni dell’ex Monastero, il quale, oltre a fare un chiaro uso strumentale di questa vicenda per ragioni di visibilità personale, non spreca occasione per condividere le azioni propagandistiche del Movimento Cinque Stelle, inseguendo populismi di ogni sorta e denigrando quanto prodotto dal Governo Nazionale che la nostra deputata interrogante sostiene; l’interrogazione, inoltre, asseconda soprattutto la conflittualità che il Sindaco Di Geraci, co-ispiratore dell’interrogazione, ha instaurato con la locale Parrocchia e con la Curia di Cefalù, provocando una divisione verticale e profonda nelle coscienze di tanti cittadini.
Un altro motivo di dissenso va ricercato nella velata accusa di “appropriazione indebita” che viene mossa nei confronti della Diocesi di Cefalù, come si evince dai passaggi del testo dell’interrogazione ove si legge che la Diocesi “ha prelevato dal Monastero tutti i beni materiali ivi contenuti….” e che “i beni in questione sono Patrimonio del FEC”; mentre, di contro, noi abbiamo motivo di ritenere che il comportamento di Sua Eccellenza Mons. Vincenzo Manzella, Vescovo di Cefalù, nominato dalla competente Congregazione Pontificia quale Commissario Pontificio ad acta, sia stato corretto ed ispirato alle regole dell’ordinamento canonico ed alle determinazioni della Santa Sede.
Questa solerte iniziativa dell’On. Culotta, che ci amareggia parecchio, confligge purtroppo con l’inerzia dimostrata a suo tempo dalla Deputata in occasione di quel vile e grave atto antidemocratico con cui il Sindaco Vienna ha ordinato di rimuovere da un muro privato, su cui non aveva giurisdizione alcuna, le bacheche di due forze politiche di opposizione (PD e Forza Italia), regolarmente autorizzate una ventina di anni prima, allo scopo di far tacere qualsiasi forma di dissenso ed appiattire le coscienze di liberi cittadini.
Geraci Siculo 19/01/2017
Antonio Corradino
Maria Minutella
Antonio Spallina