Per gli incontri al cinema Di Francesca è stato il turno di Nicola Fiasconaro, un imprenditore che ha fatto diventare un affermato brand commerciale quella che era una piccola attività familiare. Oggi l’azienda di Castelbuono, nata 64 anni fa, è una delle più affermate industrie dolciarie nazionali. La sua crescita è un modello di imprenditoria sana e virtuosa che ha trovato nella produzione locale il suo punto di forza e di attrazione. Fiasconaro è riuscito a conquistare significative quote di mercato e a vendere perfino ai milanesi i suoi apprezzati panettoni. Ma tutta la linea produttiva di dolci e cibo di qualità è una scommessa sull’innovazione e sulla tradizione. L’azienda utilizza infatti le risorse del territorio: dalla manna delle Madonie al pistacchio di Bronte alla mandorla siciliana.
La capacità di coniugare competenze e intraprendenza (anche il papa ha avuto un panettone di Fiasconaro) si è affermata in assenza di aiuti pubblici e a volte in conflitto con la burocrazia. Fiasconaro cerca addirittura di ampliare l’attività ma non riesce a ottenere un’area artigianale a Castelbuono. “Le nostre richieste rimbalzano contro un muro di gomma”, ha denunciato, e per questo ha addirittura pensato di trasferire in Piemonte una parte della produzione.
Qual è stato il percorso che ha dato all’azienda di Castelbuono lo slancio per conquistare un posto di rilievo nel mercato nazionale e internazionale e a Fiasconaro il titolo di “re” del panettone? Sembra una favola moderna. Ne parlerà lo stesso Nicola Fiasconaro al cinema Di Francesca di Cefalù nell’ambito della rassegna curata da Giovanni Cristina e Franco Nicastro.
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