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Cari fratelli e sorelle, buon Anno! Vogliate gradire, con rinnovato stupore, il calendario del 2017. Il 20 novembre 2016, nella Festa di Cristo Re dell’Universo, con la chiusura della Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano, si è concluso l’Anno Santo per il Giubileo straordinario della Misericordia che era iniziato l’8 dicembre 2015. Papa Francesco, nel corso di questo storico evento, ha spronato tutta la Chiesa e, in certo qual modo, tutto il mondo, a meditare su una prerogativa di Dio che è quella della Misericordia, anzi Dio stesso è Misericordia! Inoltre, riportando le parole di Gesù, ci ha esortati ad essere “misericordiosi come il Padre” (Lc 6,36). Credo che tutti dobbiamo impegnarci, non soltanto a sapere a memoria le sette opere di Misericordia corporale e le sette spirituali, ma, soprattutto, a metterle in pratica giorno per giorno.
A conclusione di ogni giubileo si è soliti lasciare un “Segno” sia a livello di Chiesa Universale che di Chiesa Locale. Noi lo volgiamo lasciare anche a livello Parrocchiale. Esso ha una triplice sfaccettatura:
1. La costituzione di una Associazione Parrocchiale che si occupi dell’apertura delle Chiese denominata “Chiese aperte”. Lo scopo vuole essere quello di poter contare sulla disponibilità di alcuni fedeli, soprattutto anziani, anche per valorizzare ulteriormente la “terza età”, che, in alcune circostanze particolari, possano aprire le Chiese, si capisce quelle di maggiore attrazione turistica, per dare l’opportunità ai visitatori di poterle ammirare; ma anche di poter dare loro l’opportunità di sostare in Chiesa per pregare; ricordando a tutti che una Chiesa, prima di essere Bene culturale è Bene spirituale e quindi luogo di culto e di orazione.
2. La costituzione del “Gruppo Famiglie” denominato “Amoris laetitia”, dal titolo dell’esortazione di Papa Francesco sull’amore nella famiglia del 19 marzo 2015. Esso vuole avere lo scopo di offrire una proposta per un cammino spirituale, aggregativo e ricreativo alle coppie di sposi, anche a quelle che possono trovarsi in un momento particolare o sono in una situazione cosiddetta “irregolare”. Alcune coppie hanno già fatto qualche incontro, trovandone beneficio.
3. Infine, il terzo è quello del “Giardino della Misericordia” che vuole avere come obiettivo il recupero di alcuni spezzoni di terra, di proprietà della Chiesa, da poter affidare a famiglie in difficoltà per coltivarli e beneficare dei frutti da essi prodotti.
È chiaro che queste iniziative si potranno realizzare solo se c’è la partecipazione e la collaborazione di tutti.
“In questo calendario del 2017 abbiamo pensato di mettere tre foto di Petralia Sottana: la prima che riporta il portone principale della Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Calogero Eremita, con l’auspicio che, nonostante si sia chiusa la Porta del Giubileo, si possa riaprire quella Chiesa, a noi tanto cara, per poter riportare e festeggiare il Santo Patrono nella sua originaria dimora; la seconda foto che ritrae uno dei quadri più preziosi della nostra Basilica, quello del Trionfo dell’Eucaristia dipinto da Giuseppe Salerno (vulgo dicto lu zoppu di Gangi), di cui ricorre il 4° Centenario della sua realizzazione, così come si evince dalla data – 1617 – incisa in basso ad esso. Inoltre, vi è anche la foto del nostro Ospedale “Madonna dell’Alto” per implorare da Dio una speciale benedizione su di esso. Papa Francesco più volte parla della “Chiesa come un Ospedale da campo”. Io mi chiedo: come si può stare in un campo senza Ospedale? Come si può stare sulle Madonie senza un Ospedale efficiente? Per questo, con molto rispetto, mi permetto di rivolgere, ancora una volta, interpretando i sentimenti dell’intera collettività, un accorato appello alle istituzioni di ogni ordine e grado affinchè si aprano anzi si spalanchino le porte del nostro ospedale perché possa offrire alle Comunità altomadonite quell’assistenza sanitaria che i suoi abitanti meritano: dal punto nascita all’ortopedia, dalla medicina alla chirurgia, dal pronto soccorso alla riabilitazione, etc.; tenuto conto che l’Ospedale è anche una risorsa economica e occupazionale per il territorio, soprattutto per le giovani generazioni.
Il Signore ci conceda di vivere il nuovo anno sorretti dalla sua insostituibile Protezione.
Auguri di cuore e buon Anno a tutti. ”

Sac. Santo Scileppi, Arciprete-Parroco.