“Il comitato popolare per la salvaguardia del territorio Madonita”  pubblica le proposte tecniche ,  che saranno inviate al Governo Regionale  ed alla Commissione Ambiente ed Attività Produttive, per la modifica della legge quadro sulla caccia . Si comunica, ai cittadini Madoniti ed agli aderenti al comitato, che le dovute osservazioni tecniche e proposte devono essere inoltrate al comitato stesso, entro dieci giorni.

1 / Le battute  ed i  prelievi dei suidi,
devono essere fatte da cacciatori autorizzati  ed essere monitorate e seguite da personale autorizzato come previsto dalla legge regionale sulla caccia n.33 del 1997.

2/ Attuare corsi di formazione per selecontrollori rivolti ai cacciatori locali dei singoli Comuni del Parco, organizzati da  Enti ed Associazioni venatorie autorizzate.

3/ Ampliare le zone di prelievo venatorio per gli ungulati nelle zone B e D, dove vi è la presenza di aziende, allevamenti ed insediamenti produttivi (in quanto in queste zone la presenza dei capi è massiva).

4/ I metodi di prelievo: i selecontrollori possono effettuare prelievi sia in modo vagante che in squadra, con un minimo di due e un massimo di sei unità. Le zone dove c’è presenza di suidi (anche sospetta) verranno monitorate dagli stessi e sarà data comunicazione agli organi competenti per il successivo prelievo.

5/  I capi abbattuti, come da regolamento di ispezione veterinaria, saranno trasferiti presso i macelli autorizzati. Le mezzene potranno essere commercializzate ad aziende preposte alla trasformazione delle carni ed a Enti di beneficienza. Eventuali entrate finanziarie, da commercializzazione della carne, saranno regolarmente reinvestite sul territorio per il controllo, il censimento ed eventuali ripopolamenti faunistici e per l’acquisto di recinti e chiusini  di cattura.

6/ I selecontrollori saranno coadiuvati da Enti gestori, quali Ente Parco, ripartizione faunistico venatoria, Enti ed Associazioni Venatorie Comunali ricadenti nel Parco delle Madonie.

6/ I cacciatori possono usare diverse  armi consentite,  con canna rigata o ad anima liscia con  sole munizioni a palla, di calibro non inferiore a 5,6 mm con bossolo a vuoto inferiore a 40 mm.

7/ Reinserire i cinghiali puri di sesso maschile, per modificare geneticamente gli ibridi presenti, in modo che in pochi anni la popolazione possa essere ridimensionata, in quanto diventeranno meno produttivi.

8/ Includere all’interno del comitato ATC un membro del comitato locale che rappresenti il ” Comitato popolare per la salvaguardia del territorio Madonita”.

9/ Il prelievo degli ungulati, nonchè dei suidi e non altre specie, deve essere effettuato nel periodo di silenzio venatorio, affinchè si possano controllare  le eventuali squadre di bracconieri.

10/ Si consiglia la riperimetrazione del Parco nelle zone D, poiché zone antropizzate ed a vocazione agricola, affinché si possa esercitare l’attività venatoria rispettando i limiti di sicurezza.

Ricordiamo che le proposte e le azioni future  del comitato saranno presentate in una assemblea pubblica entro la fine di gennaio .

Il Presidente del Comitato Madonita Vincenzo Dott.Allegra