Montano le proteste e le tensioni per tutti i lavoratori della Tim.
In una nota diramata dall’Ugl telecomunicazioni si legge che “i motivi della protesta sono asseribili alla disdetta del II° livello contrattuale, contro l’assenza di un piano industriale, premi milionari ai manager e sacrifici per i lavoratori, contro il Job Aact nel ccnl telecomunicazioni contro le forzature per la fruizione dei permessi retribuiti individuali seguite da contestazioni disciplinari, contro la soppressione del premio di risultato, contro i demansionamenti, contro le franchigie per i tecnici, contro i controlli a distanza art. 4 l.300/700”.
Inoltre l’Ugl aggiunge “contro le irricevibili richieste aziendali consegnate il 6 ottobre ai sindacati, che vogliono ulteriormente spremere i lavoratori, che già contribuiscono da anni con il ricorso ad ammortizzatori sociali (contratti solidarietà, banca ore etc), parteciperà unitariamente con i sindacati di categoria, allo sciopero nazionale di tutti i lavoratori Tim, indetto per domani, martedì 13 dicembre ”.
“Il concentramento di domani organizzato unitariamente dai sindacati di categoria – conclude la nota – è previsto per Palermo, alle ore 10 davanti al teatro Massimo di Palermo, seguirà un corteo fino alla presidenza della regione siciliana”.