Il Presidente del “Comitato popolare per la salvaguardia del territorio Madonita,” il Veterinario Vincenzo Allegra risponde all’assessore Antonello Cracolici riguardo all’articolo “Ghiri e Cinghiali, allarme per i danni” pubblicato sul Giornale di Sicilia del 20 novembre 2016. Prendiamo atto della presa di posizione dell’Assessore Cracolici e lo rigraziamo, ma questo non basta a farci stare tranquilli. È necessario non perdere ancora tempo in lungaggini burocratiche, monitoraggi e censimenti vari che servirebbero solo a sciupare tempo prezioso ed ulteriori risorse.
Alle emergenze si risponde con provvedimenti d’emergenza. Per questo la Regione deve lavorare ad una revisione urgente della legge regionale sulla caccia che possa dare attuazione a un’efficace politica di contenimento dei suidi , definendo una volta per tutti che siamo di fronte ad una specie ibrida e non autoctona per cui cacciabile.
“La sovrappopolazione dei suidi sta causando problemi sempre maggiori alla produzione agricola, ed in determinate circostanze, la loro elevata presenza e aggressività, crea problemi legati alla sicurezza stradale. D’altro canto, gli interventi effettuati fino ad oggi per il contenimento del numero degli esemplari non si è rilevato efficiente per l’esiguo numero dei capi abbattuti.
Visto il continuo sovrappopolamento di questa specie animale nelle aree dei comuni del Parco delle Madonie e considerando l’assenza di norme e regolamentazione, strutture e risorse per fronteggiare tale emergenza, il “Comitato popolare per la salvaguardia del territorio Madonita “continua ad evidenziare l’allarme per la presenza di suidi che stanno mettendo a rischio il quieto vivere dei cittadini , con allevamenti zootecnici , campi e raccolti distrutti . Per chi vive nelle aree montane e svantaggiate é a rischio l’economia storica, come la pastorizia e la prosecuzione delle attività agricole, senza parlare poi, dei seri danni causati alla fauna selvatica.
Per questo interviene il “Comitato popolare per la salvaguardia del territorio Madonita” ritenendo che occorre tenere in prioritaria considerazione gli interessi e le ragioni degli agricoltori, delle attività economiche e la messa in sicurezza del territorio; tutto ciò, non può riguardare solo l’agricoltura ma anche le attività sociali, turistiche ed ambientali; chiamando in causa tutti gli attori in gioco, in primis quelli istituzionali come l’Ente Parco delle Madonie responsabile a nostro parere, anche del grave tracollo economico e dell’abbandono delle attività tradizionali ed artigianali della nostra montagna e della mancanza di una vera politica ambientale.
Il Presidente del Comitato Vincenzo Allegra
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