Allarme pensioni per i lavoratori edili. La Commissione Bilancio della Camera, stralciando quanto esitato dalla Commissione Lavoro, ha varato un pacchetto pensionistico relativo al settore delle costruzioni che prevede: 63 anni di età, una anzianità contributiva di 36 anni e
l’aver svolto negli ultimi 6 anni lavoro continuativo.
“Queste condizioni – affermano i segretari generali di Feneal Uil Sicilia, Filca Cisl Sicilia e Fillea Cgil Sicilia, Francesco De Martino, Santino Barbera e Franco Tarantino – sono uno scoglio insormontabile per i lavoratori edili. Secondo i dati in nostro possesso, questa
riforma porterebbe ben pochi benefici al settore e riguarderebbe in tutta la Sicilia circa un centinaio di lavoratori”. I dirigenti sindacali esprimono forti perplessità su questa ipotesi che, come sottolineano, arrecherebbe un ulteriore danno a un settore già in crisi profonda come quello delle costruzioni.
“Sul nostro territorio – aggiungono – la pensione sarebbe solo un miraggio, riservato ad un
numero di edili così esiguo da poterlo contare sul palmo di una mano.
Il comparto da 8 anni è agonizzante e nei cantieri edili i lavoratori over 60 continuano a morire”. Feneal Uil Sicilia, Filca Cisl Sicilia e Fillea Cgil Sicilia lanciano un appello ai senatori e ai deputati, affinché propongano emendamenti per superare l’orientamento emerso
nella Commissione Bilancio della Camera. “Auspichiamo che con senso di responsabilità, la deputazione siciliana e quella nazionale intervengano in questa vicenda – concludono Francesco De Martino, Santino Barbera e Franco Tarantino – perché con la loro azione
politica possono ridare una speranza per il futuro, ai tantissimi disoccupati edili ultra sessantenni, molti dei quali oggi vivono in condizioni di estrema povertà”.