Non ha tregua la protesta dei dipendenti Tim (ex Telecom). Dopo la manifestazione degli 80 dipendenti della sede di Via Manzoni e il sit-in davanti al punto vendita Telecom di via Libertà, tornano in piazza domani i dipendenti Telecom con uno sciopero di novanta minuti a fine turno proclamato a livello regionale da Slc Cgil Fistel Cisl Uilcom e un corteo a Palermo in Via La Malfa.
Il concentramento è in via la Malfa n.159 (davanti sede Tim DR 7), alle ore 15.30 Il corteo si snoderà lungo la stessa via sino all’incrocio con via Enzo Biagi, per ritornare in via La Malfa al civico 99 (sede Tim Dr 6).
Durante il corteo “Vogliono seppellire la nostra storia, la nostra azienda, il nostro salario, i nostri diritti, la nostra dignità”, “Non farti seppellire vivo” “Partecipa alla lotta” saranno effettuate delle corografie sul tema della perdita dei diritti che stanno vivendo i lavoratori Tim.
L’oggetto della protesta è rappresentato dai tagli dichiarati dall’azienda con la disdetta unilaterale della contrattazione di secondo livello, che determinano una ricaduta economica consistente e una contrazione significativa dei diritti conquistati negli ultimi anni, al punto da rischiare lo smantellamento del contratto nazionale del settore. A rendere più grave il clima è l’assenza di un piano industriale chiaro che crei sviluppo, investimenti e stabilità occupazionale.
L’unico interesse del vertice aziendale è rappresentato dal taglio dei costi per 1 miliardo e seicento milioni di euro nel biennio, che andrà a determinare – osservano i sindacati – un superbonus all’amministratore delegato. La mancanza di qualità offerta dalla politica aziendale ha inoltre determinato – aggiungono i sindacati – una serie di multe milionarie dell’autority (Agcom e Agcm), per comportamenti scorretti nei confronti dei clienti e degli altri operatori del settore. La situazione potrebbe aggravarsi in funzione delle prossime determinazioni dell’Ente Regolatorio.
“I lavoratori di Tim vogliono poter continuare a lavorare, senza dover rimediare ai disastri che arrivano dall’alto, senza dover rinunciare alla propria storia al proprio salario ed alla propria dignità”, dichiara Fabio Maggio Rsu e della segreteria Slc Cgil Palermo. “E’ inammissibile che un’azienda tra le più grandi e importanti d’Italia come Telecom Italia, che dovrebbe avere un’attenzione straordinaria verso le nuove tecnologie, e aderire a un piano industriale chiaro che crei sviluppo e soprattutto occupazione, continui ad agire in modo unilaterale”, dichiara il segretario generale Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso.
Sostegno ai lavoratori Tim domani in sciopero dalla Cgil Palermo. “Siamo vicini a questi lavoratori da anni sottoposti ad ammortizzatori sociali e che scontano un utilizzo spinto di attività cedute in appalto – dichiara il segretario della Cgil Palermo Enzo Campo – Condanniamo la scelta dell’azienda di tagliare il salario: da una grande azienda nazionale ci aspettiamo un piano industriale serio non un processo di destrutturazione che è sempre una partita di recupero dei costi scaricata sui lavoratori più deboli”.