“Gli accertamenti sanitari sono stati tempestivi e il nostro ente è istituzionalmente preposto alle indagini di laboratorio e a confermare le diagnosi cliniche e anatomopatologiche. L’Istituto lavora a stretto contatto con le amministrazioni competenti ed è al servizio degli allevatori per eventuali consulenze di carattere tecnico-scientifico, necessarie alla gestione dell’emergenza sanitaria”, conclude.
Il carbonchio è una zoonosi causata dal batterio Bacillus anthracis (noto come antrace), un germe che produce spore che sopravvivono anche per anni nell’ambiente. Colpisce gli animali erbivori e può rappresentare un pericolo anche l’uomo.
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