I mille morti di Palermo. La storia, i protagonisti, il contesto, l’attacco violento della mafia negli anni Ottanta sono stati raccontati con precisione e rigore civile da Antonio Calabrò in un libro che viene presentato sabato 30 luglio alle ore 21 al cinema Di Francesca di Cefalù. L’incontro conclude la rassegna culturale “Incontri d’estate” curata da Giovanni Cristina e Franco Nicastro.
Parleranno del libro (“I mille morti di Palermo”) e dei temi che pone lo stesso Calabrò, già caporedattore del giornale L’Ora e direttore editoriale del Sole 24 ore, il magistrato Giuseppe Ayala pm del maxiprocesso a Cosa nostra, lo storico dell’Università di Palermo, Nino Blando. L’incontro è coordinato da Franco Nicastro.
Calabrò ripercorre da cronista consumato le tappe della grande mattanza che non fu solo una guerra interna alla mafia ma anche una sfida allo Stato. È lungo l’elenco degli uomini dalla schiena dritta (politici, magistrati, poliziotti, giornalisti) che furono eliminati perché contrastavano il disegno criminale e interpretavano una linea di rinnovamento morale della vita pubblica in Sicilia.
L’attacco terrificante di Cosa nostra scosse e mobilitò le coscienze e suscitò la reazione dello Stato che culminò con il maxiprocesso cominciato nel 1986 e concluso nel dicembre 1987 con una sfilza di dure condanne. La vendetta della mafia aprì subito dopo la stagione delle stragi. Ed è una partita che ancora non si è chiusa del tutto, malgrado i duri colpi assestati al potere mafioso.
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