Crisi Formazione Professionale in Sicilia, chiesta la riattivazione del Fondo di ristrutturazione

Come già avvenuto nel 2008, con l’avviso n. 10 del 4 agosto, volto a consentire il ripianamento delle perdite dovute ai ritardi e/o alle mancate erogazioni dei finanziamenti previsti e anche al fine di evitare contenziosi con l’Amministrazione regionale, gli enti di formazione professionale, coordinati dall’Istituto Italiano Fernando Santi, hanno inoltrato alle istituzioni nazionali e regionali la richiesta della riattivazione del Fondo di ristrutturazione.

Gli enti di formazione, infatti, nonostante i mancati finanziamenti per le strutture formative, hanno continuato a sostenere le spese sia per il personale che per la gestione, nonché per i contenziosi avviati dai fornitori, dagli allievi e dai lavoratori a causa dell’assenza di finanziamenti. Si sono manifestate, inoltre, difficoltà da parte dell’Amministrazione Regionale nella chiusura delle rendicontazioni, cosa che ha determinato non solo ritardi nella erogazione dei saldi, ma anche ulteriori rinnovi non previsti per le fideiussioni contratte a garanzia dei finanziamenti regionali.

La situazione si è aggravata anche per provvedere a numerosi e talvolta non dovuti adempimenti richiesti dal Dipartimento dell’Istruzione e della Formazione Professionale, dal malfunzionamento del sistema per il caricamento dei dati “FAROS”, che ha rallentato il lavoro degli operatori, e con le scadenze imposte dall’Amministrazione, con “freddo” rigore burocratico, fuori dai termini previsti dai vademecum, per cui è stato necessario richiamare in servizio il personale, con conseguenti oneri non coperti dai finanziamenti. «A livello nazionale – riferisce il presidente dell’Istituto Italiano Fernando Santi, Luciano Luciani – il governo ha introdotto l’alternanza scuola-lavoro come misura universale per i percorsi formativi per contrastare sia la dispersione scolastica e agevolare la ricerca del lavoro soprattutto da parte dei giovani e la Regione Siciliana ha introdotto il repertorio delle qualificazioni regionali che rispettano i requisiti disposti a livello nazionale per la formazione e l’aggiornamento professionale dei lavoratori e dei disoccupati. In questo momento particolare di riorganizzazione del comparto, riteniamo fondamentale dotarsi di strumenti che diano un aiuto agli enti virtuosi che da anni operano nel settore. Per questa ragione abbiamo chiesto la ricostituzione del Fondo di ristrutturazione a cui gli enti in tempi brevi possano avere accesso attraverso un bando pubblico»

Nel 2008, il Fondo di ristrutturazione ha previsto uno stanziamento di 50 milioni di euro per la ristrutturazione degli enti di formazione professionale e il ripianamento delle loro passività. Nel corso delle ultime riunioni svoltesi a Roma si è avuto modo di verificare che, ad oggi, dei suddetti 50 milioni ne sarebbero rimasti in bilancio dello Stato poco più di 2 milioni di euro. Le somme già disponibili destinate alla Sicilia nel 2008 non sono state utilizzate poiché il Ministero del Lavoro non approvò i progetti presentati dalla Regione Siciliana. In considerazione di ciò, si invitano il Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta e l’Assessore Bruno Marziano, a cui va riconosciuto il merito di aver condotto sin qui nel migliore dei modi la trattativa con il Ministero per la dichiarazione dello stato di crisi del comparto della formazione in Sicilia e per il suo rilancio, a richiedere la ricostituzione del Fondo e un adeguato stanziamento, almeno pari a quello previsto nel 2008, includendo tale richiesta all’interno del documento che nei prossimi giorni sarà sottoposto al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, per dare il via allo stato di crisi del comparto della formazione professionale in Sicilia.

redazione

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