L’Amministrazione comunale di Cefalù ha deliberato, in data 22 giugno, la richiesta di stato di calamità naturale, in seguito al grave incendio che ha seminato distruzione in tante aree del territorio.
La stima presuntiva dei danni, redatta dal Responsabile dell’UTC, ammonta a 38 milioni di euro.
Tra questi, oltre alle evidenti ferite inferte al paesaggio, grave preoccupazione destano i danni alle abitazioni private, stimati in 10 milioni di euro, con alcuni nuclei familiari che hanno visto andare in fumo i loro immobili e sono oggi ospiti in strutture assunte in locazione dall’Ente.
Ingenti anche i danni a talune attività produttive, stimati in quattro milioni di euro, ed agli impianti tecnologici.
Di fronte ad una vera e propria catastrofe che si è abbattuta sul territorio di questo Comune, come su altri, riteniamo indispensabile che il Governo Regionale chieda la proclamazione dello stato di calamità, e l’erogazione di specifici finanziamenti da parte del Governo nazionale, che a ciò si era impegnato, per bocca del Ministro Alfano.
In questo senso, e per questa finalità, ci raccorderemo con gli altri Comuni interessati.
Il sindaco di Cefalù
Rosario Lapunzina
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