Il futuro di un territorio non può essere lasciato alle iniziative dei singoli Comuni e per questo si è deciso di chiudere l’esperienza di Imera Sviluppo. Scelta dolorosa ma necessaria per rafforzare il rapporto con le Madonie e per dare seguito alle politiche di programmazione strategica che già dal 2009 hanno dato vita al PIST “Città a rete Madonie-Termini” inaugurando, di fatto, una nuova stagione di cooperazione con il comprensorio madonita. Con questa assunzione di responsabilità si va a completare il percorso necessario per rafforzare l’identità di questo vasto territorio che tiene insieme l’Imerese e le Madonie di cui Termini Imerese è stata da sempre la naturale “porta di accesso”.
Con queste motivazioni dopo un lungo ed appassionato dibattito l’Assemblea dei soci dell’Agenzia IMERA Sviluppo 2010 (che include Termini Imerese ed i Comuni limitrofi di Aliminusa, Caccamo, Cerda, Montemaggiore Belsito e Sciara) ha avviato le procedure di liquidazione della società consortile. Oggi la programmazione dei fondi europei ci spinge verso progettazioni di area vasta, basti pensare ai futuri bandi sui fondi europei che prevedono soglie di 150 mila abitanti per la partecipazione. Questo percorso ha portato ad una stagione di fattiva collaborazione che passa dalla costituzione del PIST “Città a rete Madonie-Termini” e del GAL Madonie, con le connesse opportunità di finanziamento raccolte e con la trama di relazioni che hanno portato ad identificare una grande città policentrica e diffusa. Nella giornata di ieri, ed in coerenza con l’indirizzo politico-strategico determinato nell’Assemblea congiunta dei 28 Consigli Comunali di questo vasto comprensorio, riunitasi nell’aprile del 2015 proprio a Termini Imerese, i Sindaci dei Comuni Imeresi hanno determinato – data l’impossibilità tecnica di dare luogo ad un progetto fusione con la consorella SOSVIMA – di avviare il processo di liquidazione della IMERA Sviluppo 2010 per completare la naturale fuoriuscita dei Comuni di Aliminusa, Montemaggiore Belsito e Caccamo scelti per la sperimentazione della Strategia Nazionale delle Aree Interne con le Madonie e consentire la riorganizzazione dei Comuni della fascia  costiera. “Ricordiamo insieme – hanno dichiarato all’unisono i Sindaci Burrafato, Dolce, Galbo, Rini e Porretto – chi ha avviato questa stagione nel 2006, l’Avv. Giuseppe Caccioppo, e chi ha continuato la sua opera, il dott. Angelo Cascino, contribuendo a rafforzare l’identità del territorio Imerese fino ad allora diviso in due distinti strumenti di programmazione (PIT e PIOS) e lavorando con il preciso scopo di creare migliori condizioni per lo sviluppo economico del nostro comprensorio, profondamente segnato dalla crisi FIAT ma ricchissimo di risorse naturali, culturali ed Enogastronomiche e di un capitale umano che può dare moltissimo alla nostra terra. Ci troviamo – hanno proseguito – dinanzi ad una transizione che vede i Comuni dell’entroterra Imerese inseriti nell’area interna prototipale delle Madonie, nell’ambito della relativa Strategia Nazionale promossa dal Governo, ed il Comune di Termini Imerese interessato ad una nuova sfida quale “città
intermedia”; nel nuovo ciclo programmatorio 2014-2020. La Imera Sviluppo ha completato il suo obiettivo, ovvero quello di avviare un percorso di aggregazione deciso ed irreversibile con la Città a rete. Adesso sarà opportuno rafforzare tale sinergia per ottenere il massimo risultato dalla nuova programmazione dei fondi europei, in questa direzione l’ingresso di Termini nel GAL che era l’unico Comune di Imera Sviluppo mancante”. In considerazione di ciò il 30 giugno 2016 in coincidenza con la scadenza naturale del mandato dall’attuale CdA, è convocata l’Assemblea di Imera Sviluppo alla quale presenzieranno anche il Referente della Città a rete nonché Sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello, Il Presidente del GAL ISC Madonie nonché Sindaco di Geraci Siculo Bartolo Vienna ed il Presidente della So.Svi.Ma. Alessandro Ficile al fine di sancire l’inizio di questa nuova fase di ulteriore condivisione degli obiettivi strategici territoriali.