Il Museo Civico di Castelbuono è lieto di presentare il primo appuntamento della serie “Albergo museo, il museo nell’albergo”, un programma di attività culturali organizzato dal Museo Civico di Castelbuono, a cura di Laura Barreca e Valentina Bruschi, pensato per il Grand Hotel et Des Palmes. L’albergo, mito nella storia della cultura e del costume di Palermo, venne fondato da Enrico Ragusa, albergatore, naturalista e promotore, nel 1881, de “Il Naturalista Siciliano”, il primo Giornale di Scienze Naturali dell’isola, al quale collaborava l’entomologo castelbuonese Luigi Failla Tedaldi, che lega fortemente la storia dell’albergo al territorio delle Madonie. Per il 2016, Museo Civico di Castelbuono organizzerà una serie di eventi, tra cui mostre, conferenze, concerti, presentazioni di libri, per intrecciare nuove storie e offrire ai visitatori uno sguardo diverso sulla città e sul suo territorio.

Il primo di questi appuntamenti, inserito all’interno della programmazione della V Edizione della Settimana delle Culture, ideata, promossa e organizzata dall’associazione «Settimana delle culture», con la collaborazione del Comune di Palermo e di numerose istituzioni pubbliche e private – è la mostra fotografica di Desideria Burgio, pensata per gli spazi della Galleria del Grand Hotel et Des Palmes, dove è conservato il pianoforte a coda suonato da Richard Wagner durante il suo soggiorno palermitano del 1881, mentre componeva il Parsifal.

Le cinque immagini che compongono la mostra “Petite histoire d’un voyage” di Desideria Burgio raccontano un “piccolo viaggio” fatto dall’artista nella Bottega dei Figli d’Arte Cuticchio, in via Bara all’Olivella, mentre il Maestro Mimmo Cuticchio era impegnato nella preparazione del progetto “Tra i sentieri dei Ventimiglia”, spettacolo inedito co-prodotto con il Museo Civico di Castelbuono e oggetto della mostra tutt’ora in corso presso l’istituzione castelbuonese. Un diario di un incontro, in una modalità operativa che caratterizza l’approccio ai soggetti delle fotografie di Desideria Burgio, il cui sguardo si sofferma sui dettagli di luoghi che raccontano l’anima di chi li abita. L’elemento narrativo è colto nei particolari che l’artista registra nelle sue immagini veloci, oggetti e vedute d’interni che sono sempre legati alle vite di chi occupa quegli spazi. I protagonisti – in questo caso Mimmo Cuticchio e l’Associazione Figli d’Arte Cuticchio – sono sempre persone con le quali Desideria entra in dialogo, individui che aprono la loro intimità domestica alla fotografa che si pone in una posizione sul limite tra il “voyeurismo” e la partecipazione empatica. Ogni immagine è parte di una storia, di una narrazione più ampia che Desideria Burgio ci fa intuire attraverso immagini che riflettono degli istanti particolari, suggerendo che c’è sempre molto altro dietro ad ogni scatto. Una ricerca che l’artista porta avanti da oltre dieci anni, “ho bisogno di aria, di conoscere persone. Mi faccio raccontare le loro storie, le registro e poi ritorno a scattare le immagini. Mi interessano questi diari di vita vera. È un modo diverso di lavorare su me stessa, uscendo fuori dal mio studio e incontrando gli altri”, afferma Desideria Burgio.
Come evento speciale, che precede l’inaugurazione della mostra, alle ore 18.00 il Prof. Piero Longo – Presidente della Sezione di Palermo dell’Associazione Culturale Italia Nostra – in qualità di dramaturg del progetto, Tra i Sentieri dei Ventimiglia di Mimmo Cuticchio, introdurrà il pubblico alle musiche originali composte da Giacomo Cuticchio appositamente per lo spettacolo, ispirate dai madrigali rinascimentali e dalla poesia scritta da Torquato Tasso per Giovanni III Ventimiglia nel 1590. Alcuni brani saranno eseguiti al pianoforte da Giacomo Cuticchio.