Più che uno sciopero è sembrata una festa!

A dirla tutta, quella di Sabato 7  Maggio con la partecipazione di tanta gente  in piazza a Palermo è sembrata un manifestazione semplice e non un diritto a chiedere tutto quello che la Sicilia vuole ! Siamo sull’orlo del baratro è ancora non si riesce a capire che si deve cambiare marcia o registro. Si sfila come se abbiamo vinto un mondiale di calcio o come se avessimo conquistato qualcosa di cui ricordare o raccontare ai propri figli. Certamente che i confederali quando devono scendere in piazza sanno bene come farlo questo si deve mettere in atto, ma quando c’è da ottenere qualcosa di positivo iniziano ad esserci dei problemi che vengono sempre evidenziati e presi come atto dovuto. Puntualmente ogni anno assistiamo a tutti i sotterfugi o magagne a livello regionale che vengono a galla in concomitanza ad uno sciopero o si sia proclamato qualcosa di buono, portando tanta gente in campo e pensando che si sia ottenuto tanto , ma …..dopo qualche tempo si scopre che tutto è andato a put…..ne.

A dirla tutta attualmente la Sicilia vive in una situazione di collasso totale su tutti i fronti , problemi con Almaviva, problema precari, problema forestali, problemi formazione, emergenza rifiuti, cassaintegrati su tutti i fronti , Sanità al collasso e tanto altro ancora, non c’è da essere felici ma, se il governo nazionale dichiara che il Pil è aumentato, si vede la crescita nel lavoro, i ristoranti sono pieni e quant’altro, possiamo solo dire che : o siamo su candid camera o qualcuno deve accendere ancora il cervello prima di parlare….

Purtroppo questi scioperi così come sono fatti, rimangono tali e fine a se stessi, si deve agire a volta che la forza visto che non si riesce a svoltare e ripartire dopo aver preso atto della situazione. Il lavoro che tutti chiedono, lo sviluppo che non riesce a ripartire  e che non si capisce cosa sia, punti di trattative morte e, organi di competenze che non portano a compimento niente di nuovo e dove il governo non riesce a trovare un punto d’incontro su niente, questi sono i mali attuali della nostra terra. Certo che se i sondaggi e le statistiche li facciamo a Milano,Torino o Trentino, possiamo dire che tutto va bene, ma il Pil lo dobbiamo fare in Sicilia,Calabria e Puglia per vedere gli effetti di crescita, o no….! Per evitare che si abbassano le saracinesche nella nostra isola bisogna urgentemente sbloccare quei 500 milioni da Roma, che ancora oggi sono oggetto di trattativa  prima e dopo il bilancio finanziario regionale siciliano e che ancora si tratta e si baratta per qualcosa che si stà prodigando più del dovuto e inizia a stancare quasi tutti e, si cerca di barattare qualcosa che la Sicilia attualmente non può fare, visto che mette a rischio migliaia di famiglie che cercano (non vivere) di sopravvivere . Il tempo stringe o per meglio dire è scaduto e se non si fà in fretta, alla popolazione non rimane altro che rubarsi tra di loro ma non di oro o preziosi, ma di beni essenziali su cui ci si scherza sopra e ancora qualcuno no ha messo a fuoco la realtà !

redazione

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