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Alimena . I Carabinieri della Compagnia di Petralia Sottana hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Alù Ignazio Francesco, nato ad Alimena classe 1972, noto alle forze dell’ordine e contestualmente hanno provveduto a notificare la misura cautelare dell’obbligo di dimora in un comune diverso dal luogo di residenza nei confronti di altre cinque persone di Alimena e Petralia Sottana:
A. G. S, nato ad Alimena classe 1975; ivi residente;
P. D. C, nato a Petralia Sottana classe 1983, residente a Blufi (PA);
V. P. A., nato a Petralia Sottana (PA) classe 1977, residente a Alimena;
A. M. C., nata ad Alimena classe 1962, residente a Palermo;
A. A., nato a Alimena classe 1955, ivi residente.
La genesi dell’indagine denominata “ ALIBABÀ “ coincide con gli ultimi mesi dell’anno 2013 quando, in conseguenza dell’incessante pressione investigativa e dei serrati controlli sul territorio “Madonita” svolti dai Carabinieri della Compagnia di Petralia Sottana, si sono registrati numerosi episodi di spaccio, anche verso soggetti di età minore, nonché consumo di stupefacenti.
L’attività investigativa sviluppata in particolare dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile con la collaborazione delle Stazioni di Alimena, Castellana Sicula, Bompietro, Petralia Sottana e Petralia Soprana, a partire dal mese di luglio del 2013, ha consentito pertanto di individuare compiutamente i molteplici episodi di spaccio di droga posti in essere dai soggetti sopra indicati, in concorso tra loro, che agivano nei Comuni di Alimena, Bompietro, Petralia Sottana, Petralia Soprana, Blufi e Castellana Sicula.
Le persone colpite dai provvedimenti odierni, operative sin dal 2013, erano riuscite nel tempo a sviluppare un rilevante volume d’affari, gestendo i propri traffici in condizione di autonomia, con canali di approvvigionamento di stupefacente anche sulla “piazza” di Palermo, Catania e Caltanissetta.
L’operazione ha portato, da parte dell’Autorità Giudiziaria, all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un soggetto, ritenuto la mente del gruppo in quanto coordinatore delle attività illecite, ovvero Alù Ignazio Francesco ed una misura dell’obbligo di dimora, nei confronti di cinque persone che hanno agito in stretto contatto con il predetto, per traffico illecito di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver ceduto la droga, in alcune occasioni, a persone di età minore.
Le attività d’indagine svolte nel tempo hanno consentito di recuperare complessivamente 125 grammi circa di “cocaina” pari a più di 600 dosi, segnalare tre giovani assuntori alla Prefettura di Palermo, sequestrare 12.000,00 euro in contanti nonché di accertare che alcuni degli indagati, in relazione alle ingenti somme di denaro, provento delle attività illecite, avevano commesso, con sistematicità e costanza, operazioni di riciclaggio al fine di ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa.
La perquisizione domiciliare svolta nell’abitazione di Alù Ignazio Francesco, con l’ausilio del personale del Nucleo Cinofili di Palermo, consentiva di recuperare e sequestrare la somma in denaro contante pari ad euro 4.700,00 circa, provento dell’attività delittuosa.
I provvedimenti sono stati eseguiti nelle prime ore della giornata odierna dai Carabinieri della Compagnia di Petralia Sottana, con il supporto delle unità cinofile antidroga del Nucleo di Palermo.
Al termine delle attività, Alu’ Ignazio Francesco è stato associato presso la Casa Circondariale di Termini Imerese “Cavallacci” a disposizione dell’A.G. che ha emesso il provvedimento restrittivo.
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