Castelbuono e lo scandalo delle foto hot

E’ stato lo scandalo che ha tenuto banco a Castelbuono per lunghi mesi, quando numerose ragazze del paese hanno trovato le loro foto pubblicate su siti hot line. Adesso per la Procura di Termini Imerese c’è un responsabile. È stato citato a giudizio dalla un uomo accusato di aver inserito fotografie di numerose ragazze del paese in un blog hard.
Il caso era scoppiato nel febbraio del 2014, quando un gruppo di ragazzini, durante una festa a casa di un’ amica, facendo una semplice ricerca sul web ha fatto l’ incredibile scoperta: le foto di loro coetanee erano in una chat erotica. Le immagini pubblicate sul sito internet riportavano costantemente un nickname: «Teutonico» era lo pseudonimo di chi le aveva pubblicate.
La notizia delle immagini sui siti hot fece immediatamente il giro di Castelbuono. Sessantaquattro le persone offese. Girarono persino alcuni nomi di chi potesse essere stato ad inserire le fotografie online.
La cittadina madonita – come accade del resto in questi casi – si divise fra colpevolisti e innocentisti, ma senza avere in mano nessuna prova a discapito di uno o dell’ altro sospettato, se non qualche «voce di corridoio», tanto che non mancarono le accuse di gogna mediatica.
Intanto vennero presentate decine di denunce contro ignoti alla stazione cittadina dei carabinieri, all’epoca guidata dal maresciallo Francesco Pagana. Un’ indagine parallela venne avviata anche dalla polizia postale. E si procedette alla rimozione delle immagini e dell’ account.
Conclusa l’inchiesta giudiziaria, i fascicoli passarono alla Procura di Termini che aprì un procedimento penale e lo affidò al pubblico ministero Antonia Pavan, che alla fine ha decretato la citazione a giudizio dell’ indiziato per violazione della privacy e diffamazione. Il 19 aprile inizierà il processo, nel quale risultano 64 parti offese, tra cui delle minorenni, ma non tutte – a quanto sembra – si costituiranno parte civile.
L’ accusa non sarà sostenuta dal pm Pavan, poiché intanto si è trasferita alla Procura della Repubblica di Milano, quindi ci sarà un sostituto. L’ imputato sarà difeso dall’avvocato Gianfranco Raimondo del foro di Palermo.

(fonte:Blogsicilia)

redazione

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