Arte, fede, tradizione e religiosità termitana

La Settimana Santa a Termini Imerese è da sempre un appuntamento molto sentito con Riti Quaresimali antichi e suggestivi.
I Riti Pasquali si aprono, come ogni anno, con la Via Crucis Cittadina caratterizzata dalla presenza dell’immagine del Miracoloso Crocifisso nero Dell’Annunziata. Molto attesa e’ la Domenica delle palme che nel calendario liturgico cattolico designa l’inizio della Settimana Santa,in questo giorno la chiesa ricorda il trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemmme in groppa ad un asino,osannato dalla folla che agitava rami di ulivo e palme per salutarlo. Nella serata del Mercoledì Santo quest’anno, a causa delle avverse condizioni meteo, è mancato l’appuntamento con la Passio Domini una suggestiva e fedele ricostruzione della Via Crucis. Il Giovedì Santo nella Messa In Coena Domini viene ricordata l’Ultima Cena,occasione in cui,oltre al ricordo dell’istituzione del Sacramento dell’Eucarestia, si ricorda l’atto di umilta’ con cui Gesù’ lavò i piedi ai suoi Apostoli. Nella stessa serata, a memoria di tutto cio’, i fedeli si raccolgono nelle chiese per l’Adorazione Eucaristica, per l’occasione si allestiscono gli altari della Reposizione anticamente chiamati Sepolcri. Il Venerdì Santo si svolge la Solenne processione cittadina del Cristo Morto e dell’Addolorata, a cura della Confraternita “del Cristo Morto e di Maria SS. Addolorata della Soledad”. Le origini del culto si fanno risalire agli anni precedenti il 1776, data in cui alcuni devoti vollero solennizzare la processione del Venerdì Santo che, appunto, già si praticava in città dalla Compagnia della Solità (Soledad). Nella chiesa di San Giuseppe, edificata nel 1742, furono collocati, in un’apposita cappella, i simulacri di Maria SS. Addolorata e di Gesù Crocefisso. L’altare della cappella, per Breve del SS. PP. Leone XIII dell’8 giugno 1826, fu dichiarato “Altare Privilegiato Perpetuo” e, successivamente, il 18 maggio 1886 il Card. Michele Ceresia, Arcivescovo di Palermo, concesse 100 giorni di indulgenza ogni volta si recitasse una Ave Maria alla devota immagine di Maria SS. Addolorata della Soledad. Il Triduo Pasquale si conclude con la Veglia che riunisce nelle Parrocchie cittadine tutti coloro che attendono la resurrezione, coloro che si fidano e si affidano a Dio,coloro che credono che la Pasqua non sia un uovo di cioccolata da scartare,o un giorno in piu’ per dormire. Infine come ormai da qualche anno, nella Parrocchia di Sant’Antonio di Padova si è potuto assistere all’incontro tra Gesù Risorto e la Madre Maria, grazie all’iniziativa del Parroco Don Valerio De Gaetani.

FRANCESCA GIUNTA

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redazione

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