La proposta della BCC di PETRALIA SOTTANA SAN GIUSEPPE IN COLLABORAZIONE DI AIES ANGELI PER LA VITA è quella di realizzare un progetto di Città Cardio-Protetta grazie all’installazione di Defibrillatori DAE o AED in punti strategici del territorio Madonita ove la BCC ha sede in cooperazione con le amministrazioni comunali. In Italia muoiono 70.000 persone ogni anno di Morte Cardiaca, spesso improvvisamente e senza essere preceduta da alcun sintomo o segno premonitore; altrettanto drammatico è il dato, che ogni 19 minuti muore una persona per una Morte Improvvisa che poteva essere evitata attraverso il trattamento immediato dell’Arresto Cardiaco con l’uso del Defibrillatore! Questo accade nella vita di tutti i giorni: l’Arresto Cardiaco può colpire chiunque senza distinzione tra uomo o donna, tra giovane o anziano, tra magro o sovrappeso, sedentario, sportivo e addirittura atleta. Per queste ragioni occorre che le tecniche di primo soccorso diventino un bagaglio di conoscenza comune e diffusa, che sia tempestivamente disponibile un DAE e che sia presente personale abilitato all’utilizzo: spesso questi tragici eventi avvengono in presenza di persone le quali molte volte si limitano esclusivamente ad allertare il servizio 118 e non prestano i primi soccorsi coprendo così l’INTERVALLO LIBERO. Le statistiche evidenziano infatti che la percentuale di sopravvivenza in questi casi è di circa l’1-5%, si ha pochissimo tempo per intervenire: con la rianimazione Cardio-Polmonare e l’uso precoce di un defibrillatore la sopravvivenza può salire fino ad oltre il 50%.
OBIETTIVO DEL PROGETTO
Sensibilizzare anche l’opinione pubblica a capire l’importanza di intervenire celermente, con decisione, generosità, competenza ed idonei mezzi salvavita: questa è l’unica possibilità per aumentare la sopravvivenza nell’Arresto Cardiaco a breve, medio e lungo termine. La necessità è quella di far comprendere l’importanza di creare un luogo Cardio-Protetto è questo che noi di BCC San Giuseppe ci stiamo prefissando, attraverso il coinvolgimento dei protagonisti del luogo stesso, le istituzioni comunali ed i cittadini, diffondendo nella Comunità la cultura dell’emergenza e sensibilizzandola a svolgere un ruolo, determinante nell’intervento di primo soccorso portato dai First Responders cittadini comuni addestrati all’uso dei DAE o AED colmando cosi’ l’intervallo libero in attesa dell’arrivo del 118. Il Defibrillatore è da considerarsi un vero e proprio SALVAVITA se, come dicono le statistiche, il suo corretto uso nei primi 3-4 minuti dall’Arresto Cardiaco può far salire le possibilità di salvezza fino al 70%. L’apparecchio, infatti, rileva con un rapido elettrocardiogramma della vittima, la presenza di una aritmia mortale FV o TV sp , calcola i vari parametri ed applica la scarica necessaria per riportare il cuore al suo normale funzionamento.
FORMAZIONE DEI FIRST RESPONDERS
Il progetto propone la formazione dei First Responders (cittadini comuni) volontari eventualmente selezionati, che dopo un semplice percorso formativo di sole 5/6 ore elaborato su linee guida INTERNAZIONALI ILCOR conseguiranno l’attestazione validata e idonea che permetterà loro l’uso del DAE o AED e delle procedure di RCPC… RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE CEREBRALE.
COS’È UN DEFIBRILLATORE SEMIAUTOMATICO DAE
Il defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) è un dispositivo semplice da utilizzare ma estremamente sicuro ed affidabile, che spiega con comandi vocali e visivi al soccorritore preventivamente abilitato come intervenire in caso di arresto cardiaco. Il DAE attraverso due elettrodi posizionati sul torace, analizza la frequenza del battito cardiaco e il ritmo cardiaco, rilevandone eventuali anomalie o alterazioni. Dopo l’analisi, emette il “verdetto “, evidenziando all’utilizzatore la necessità di “liberare” una scarica elettrica. Resa palese l’opportunità dell’intervento basta solo schiacciare un pulsante.
• se per il ritmo cardiaco che sta analizzando sia necessaria una scarica;
• quale sia il necessario livello di energia della scarica.
Il DAE è semiautomatico perché è l’operatore che eroga la scarica, dopo aver verificato la sicurezza della scena. “È consentito l’uso del defibrillatore semiautomatico in sede extraospedaliera anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare”.
PERCHÉ UTILIZZARE UN DAE
La morte cardiaca improvvisa, in cui il decesso avviene entro 1 ora dall ‘insorgenza dei sintomi, colpisce ogni anno tra i 45.000 e i 60.000 italiani. L’attivazione immediata dei soccorsi e il precoce inizio delle manovre di rianimazione, grazie all ‘utilizzo precoce del defibrillatore sono condizioni necessarie per salvare la vita di una persona.
COME RICONOSCO LA PRESENZA DI UN DAE?
Nei luoghi pubblici i DAE sono facilmente riconoscibili grazie ad una segnaletica semplice e universalmente riconosciuta; è stato disegnato un simbolo riconoscibile a livello europeo che consente di identificare rapidamente il luogo dove viene conservato il DAE.
COSA PUOI FARE IN PRESENZA DI ARRESTO CARDIACO
Accertati che non ci siano pericoli per te e per la vittima. Accertati che la vittima sia incosciente e che non abbia MO.TO.RE, movimento, tosse e respiro…. chiama il 118. Rispondi alle domande dell’operatore. Posizionati all’altezza del torace e inizia le compressioni toraciche esterne poggiando le mani al centro del torace……..Chiedi il DAE o AED se non è in tuo possesso. Accendi il DAE o AED a tua disposizione e segui esclusivamente le indicazioni vocali,il dispositivo automaticamente applicate le piastre adesive sul torace ti darà indicazione alla scarica con messaggio vocale ripetuto e spia lampeggiante… PREMI IL TASTO scarica. Segui le indicazioni vocali del DAE o AED e attendi il 118. Dopo avere eseguito tutti gli step resta in contatto con la C.O. 118 che eventualmente potrà coadiuvarvi in ogni momento del soccorso.
Dislocati in luoghi strategici, i DAE sono strumenti indispensabili che permettono di prestare tempestivo soccorso a chi ha subito un arresto cardiaco improvviso e salvare così una vita in attesa che giungano gli operatori sanitari del 118.
LA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA “ANCHE TU PUOI SALVARE UNA VITA!”
Le manovre di primo soccorso, se immediatamente prestate, contribuiscono a salvare il 30% in più delle persone colpite da arresto cardiocircolatorio. Nel caso di un arresto cardiaco in ambiente extraospedaliero, la sola arma possibile è la Cultura dell’Emergenza.
Scadenza iscrizioni 4 aprile 2016