Sono tre i vincitori della selezione per mobilità interna scelti dal Comune per rimpinguare la dotazione organica del Corpo, da lungo tempo in carenza di personale.
Si tratta di Eugenio Coltelluccio, Riccardo Mantia, Giovanni Vassallo. Dipendenti che appartenenti ad altri profili professionali, ma di categoria C, hanno potuto optare per il profilo di agente di polizia municipale. La procedura di mobilità interna è stata concertata con le organizzazioni sindacali, naturalmente sono stati verificati i requisiti e i titoli posseduti dai dipendenti che ne hanno consentito la nomina, nonchè il superamento della visita di idoneità richiesto per il profilo di agente di polizia municipale. Tale passaggio di carica, di fatto, ha lasciato immutata la spesa del personale, d’altro canto l’Ente non avrebbe potuto effettuare alcuna nuova assunzione a causa dei vincoli di spesa cui è sottoposto. Grande soddisfazione è stata espressa da sindaco Totò Burrafato che ha sottolineato come “poter contare su un maggior numero di vigili urbani costituisca una grande opportunità per il nostro territorio. Alla Polizia Municipale vengono richiesti sempre nuovi compiti ed è fondamentale riuscire a garantire la presenza nelle nostre strade di più agenti per interpretare le aspettative che la città ripone nella Polizia Municipale. Anche grazie a questi nuovi vigili urbani lavoreremo con convinzione per migliorare la vivibilità e per garantire il rispetto della legalità ne nostro territorio”.
Soddisfatto anche il Comandante della Polizia Municipale Antonio Calandriello, il quale ha sottolineato come “il Corpo di Polizia Municipale di Termini Imerese non può che trarre grandi benefici dall’arrivo di forze fresche che con il loro entusiasmo e la loro voglia di fare daranno una grossa mano per risolvere i piccoli e grandi problemi da affrontare quotidianamente. Siamo in attesa di completare la procedura con l’arrivo di un’altra unità, in modo da poter programmare i servizi sapendo di poter contare su due nuove pattuglie operanti stabilmente nel territorio”.

Aurora Rainieri