Odigitria Medievale di Gibilmanna – Restauro non invasivo

Si è concluso con la svelatio dell’icona mariana eccezionalmente rinvenuta durante l’intervento conservativo della Madonna Bizantina, il pomeriggio di studi dedicato alla presentazione dei restauri delle due pitture murali custodite nel Santuario di Gibilmanna. Un attento e minuzioso recupero, operato dalla ditta Alaimo e Gulino Conservazione e Restauro  di Gangi,  reso possibile grazie alle donazioni della famiglia del prof. Antonino Muffoletto, generosità definita dai relatori “scelta di fede, civiltà e cultura”.
Ad aprire i lavori il guardiano dei Frati Minori Cappuccini di Gibilmanna, Padre Salvatore Vacca, con una disamina sulla cronistoria del Santuario. Ipotizzabile, secondo il docente di Storia della Chiesa, la presenza dell’icona  già nel periodo Benedettino dell’edificio conventuale, come testimoniato dalle fonti d’archivio che attestano l’esistenza  di una venerata immagine della Madonna con Bambino nell’ antica cappella benedettina.  Sulla datazione delle due icone anche l’intervento dello storico dell’arte Gaetano Bongiovanni, funzionario della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Palermo, il quale, ribadendo l’eccezionalità della scoperta,  ha collocato l’opera già nota nel 400 mentre, operando un confronto stilistico con icone presenti nella terra d’Otranto, ha ipotizzato la realizzazione della ritrovata Odigitria alla seconda metà del 1200.
Nel dettaglio dell’intervento sono entrati i tecnici Enza Gulino e Antonio Alaimo, ripercorrendo per immagini le varie fasi di lavoro, soprattutto il delicatissimo momento dello stacco delle due pitture sovrapposte. Il restauro è stato condotto con il supporto di indagini scientifiche – chimiche e biologiche sui materiali costitutivi – e con la diagnostica ottica, per garantire interventi mirati e prodotti specifici,  limitando il più possibile saggi di prova invasivi.  A conclusione delle relazioni, il cospicuo pubblico si è spostato dall’Auditorium all’interno del Santuario per ammirare le opere. La Madonna Bizantina collocata su un apposito pannello alveolare è stata ubicata nell’aria presbiteriale, mentre la più antica Vergine è fruibile nella sede espositiva originaria, opportunamente illuminata da un sistema a led.
Simona Giuliano

foto Simona Giuliano: I restauratori Antonio Alaimo e  Enza Gulino, la famiglia Muffoletto, lo storico dell’Arte Gaetano Bongiovanni, la dott.ssa Guia Airaldi e Padre Salvatore Vacca.

redazione

Recent Posts

Polizzi Generosa,”Uniti per la Pace,fuori la guerra dalla Storia”! un sit-in di solidarietà e riflessione sulla Pace

Polizzi Generosa ha risposto oggi all'appello "10, 100, 1000 Piazze per la Pace. Fuori la…

4 ore ago

Tutto pronto per il DiVino Festival a Castelbuono

Tutto pronto per la XIX edizione del DiVino Festival a Castelbuono che quest’anno si preannuncia più ricca di…

4 ore ago

A19, Schifani: «Chiarezza sui cantieri tra Altavilla e Bagheria, l’obiettivo è ridurre al minimo i disagi»

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nella veste di commissario straordinario per il coordinamento…

5 ore ago

CNA. Riconfermato Pippo Glorioso segretario provinciale

Sabato 21 giugno presso l'Hotel Domina Zagarella si è tenuta l'assemblea quadriennale elettiva della CNA…

9 ore ago

Turismo, pubblicato bando da 135 milioni per potenziare la qualità delle strutture ricettive

Potenziare la qualità dell'accoglienza turistica e incentivare la riqualificazione delle strutture ricettive in Sicilia. Con questi…

10 ore ago

Caro voli, Schifani incontra il presidente di ITA Airways Sandro Pappalardo

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha ricevuto questa mattina a Palazzo d’Orléans il…

11 ore ago