Giovanni Bonacina è un fraterno amico… Giovanni Bonacina, imprenditore nel territorio veronese, da sempre si batte per una cultura di trasparenza, sviluppo del territorio nella grande cornice della legalità. Amico e socio del Parlamento della Legalità Internazionale; a Montecitorio lo scorso 26 maggio nella splendida sala “Aldo Moro” è stato premiato proprio per essere un segno tangibile di uomo a servizio di una cultura di crescita e di progresso nel nostro Paese. “Giovanni Bonacina – sottolinea Nicolò Mannino – è oltre un amico, un uomo che ha a cuore il bene dell’ambiente, lo sviluppo del nostro paese e tutto all’insegna di una cultura della vita e della legalità”. L’articolo che segue – conclude Mannino – attesta lo spessore di una persona straordinariamente grande che tuttavia agisce con modestia professionalità e tanta bontà d’animo”. «Progeco Ambiente S.p.A. è una società operante nel settore ambientale che ha maturato specifiche competenze nelle principali attività legate a smaltimento dei rifiuti, demolizioni e bonifiche civili e industriali, produzione di energia da fonti rinnovabili, operando su tutto il territorio nazionale. La sua capacità di intervento è ben rappresentata dal progetto che l’azienda sta realizzando in località Ca’ Vecchia, nel Comune di San Martino Buon Albergo (VR), consistente nelle opere di bonifica di una ex cava di sabbia e ghiaia utilizzata, dagli anni ’70, per lo smaltimento abusivo di rifiuti che originò, tra l’altro, la contaminazione della falda freatica. Nel 2008 Progeco Ambiente affidò allo Studio Bortolami – Di Molfetta di Torino e al Dipartimento Image dell’Università di Padova uno studio di ricostruzione documentale e caratterizzazione dell’area che, una volta approvato dagli enti, generò il progetto degli “Interventi da realizzare per il completamento della bonifica dell’area sita in località Cà Vecchia, Comune di San Martino Buon Albergo (VR)”. Il progetto attualmente in esecuzione ha ricevuto il giudizio positivo di compatibilità ambientale e la successiva Autorizzazione Ambientale Integrata (AIA), da parte della Regione Veneto. L’intervento consiste nella realizzazione di tre opere tra loro complementari. La prima prevede la costruzione e gestione di un impianto di discarica (D1) per rifiuti non pericolosi, del volume utile pari a 863.000 mc, dove stoccare in modo controllato e definitivo i rifiuti decadenti dalla bonifica e quelli conferiti da terzi essenziali per generare le risorse economiche utili a finanziare il progetto di bonifica in atto. La costruzione e gestione di un impianto per il trattamento delle acque di falda (TAF), in grado di depurare, mediante un processo chimico-fisico, fino a 45 mc/ora. Lo scavo, caratterizzazione e il successivo smaltimento di circa 150.000 mc di terreno, saturo ed insaturo, inquinato da metalli pesanti e solventi clorurati, su un’area da bonificare di circa 32.000 mq, con profondità di scavo che arrivano anche a 6 m sotto le quote dell’attuale piano campagna, raggiungendo anche quelle di livello minimo di falda. Le peculiarità dell’intervento di bonifica sono la scelta di trattare in continuo tutte le acque di falda dell’intera area (circa 20 ettari), nell’impianto TAF (24 ore giorno x 365 giorni/anno) e l’utilizzo di un sistema a palancole metalliche necessario per cinturare le aree d’intervento inquinate isolando la falda in senso orizzontale. Al termine di questi interventi saranno completate tutte le attività di gestione dell’impianto di discarica comprese quelle previste per il ripristino ambientale in modo da poter restituire all’ambiente un’area sostenibile, in armonia con il contesto e soprattutto fruibile. Nella parte in cui questi interventi sono stati completati (circa 40.000 mq) la rinaturalizzazione è già iniziata poiché l’area si è già popolata di lepri, fagiani, anatre e uccelli fluviali».
Giuseppe Longo
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