La proroga di un anno per i contratti dei precari degli enti locali, nel testo licenziato dalla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, è un provvedimento deludente, rispetto alle ventilate ipotesi di stabilizzazione, ed inaccettabile, giacché taglia fuori i dipendenti dei comuni in dissesto o in predissesto finanziario, ossia anche quelli con piano di riequilibrio approvato. Lo scrive il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina.
A Cefalù – spiega Lapunzina – sono 28 le unità di personale con contratto in scadenza al 31/12/2015 e quindi, allo stato delle cose, non rinnovabili. La prosecuzione del rapporto di lavoro con questi lavoratori è una esigenza irrinunciabile per l’Ente, che non può fare a meno di professionalità fondamentali senza piombare nella totale paralisi amministrativa. Basta pensare che nell’Ufficio di Ragioneria tutti i cinque dipendenti in forza sono precari con scadenza di contratto a fine anno.
Abbiamo avuto rassicurazioni – dice Lapunzina – che la norma necessaria a consentire la proroga dei contratti in scadenza al 31/12/2015 verrà inserita dal Governo nel Decreto Milleproroghe ma questo non ci fa abbassare la guardia. Faremo sentire la nostra voce, accanto a quella delle Organizzazioni sindacali e dei lavoratori, sino al conseguimento di questo sia pur minimo risultato.
Il sindaco
Rosario Lapunzina
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