Serenata a Maria – Lapunzina: Rivolgiamo alla Madonna le nostre invocazioni

Il discorso del sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina la sera del 7 dicembre, a conclusione della Serenata a Maria, nella Chiesa degli Artigianelli.
Gentile Mons. Scelsi,
Gentile Padre Pasquale,
Gentile Padre Aurelio,
Cari concittadini, prendere parte a questo appuntamento annuale suscita in me viva emozione e un sentimento di sincera gratitudine per tutti coloro che si dedicano alla sua organizzazione con sacrificio, impegno e profonda dedizione.
Rivolgere a Maria le invocazioni di ciascuno di noi e dell’intera città in maniera gioiosa e corale è il modo migliore per onorare la Madre di Dio e per testimoniare la profonda devozione di ognuno di noi e della intera comunità cefaludense.
Quest’anno si compiono 360 anni da quando, l’otto dicembre 1655, la nostra città si affidò alla protezione della Immacolata Concezione, affermandone i principi teologici ben due secoli prima della proclamazione ufficiale del dogma da parte di Papa Pio IX. Come rappresentante di tutti i cittadini di Cefalù, domani ai piedi del simulacro che si erge sulla colonna innanzi alla chiesa di San Pasquale, ripeterò la formula dell’atto di affidamento della città a Maria Santissima.
Cefalù possiede il raro privilegio di essere sotto la protezione della Immacolata Concezione, Patrona della Città, e di Suo Figlio, il SS. Salvatore, al quale è consacrata la nostra Basilica Cattedrale. Consapevoli di ciò, come rappresentante della comunità, invoco la protezione di Maria e del SS. Salvatore sulla nostra città, sulle nostre case, sulle nostre famiglie, sui nostri affetti affinché siano scacciate le ansie, sia garantita la dignità di ciascuno, sia fornita la possibilità di un lavoro a chi ne è privo, la salute a chi non sta bene, la serenità a chi vive nell’angoscia.
La nostra città custodisce la Cattedrale ruggeriana, che, da quest’anno, è stata riconosciuto dal mondo intero come Patrimonio dell’umanità, cioè di tutti i popoli della terra, qualunque sia la loro fede religiosa e la loro cultura. Questo perché nel volto paterno del Cristo Pantocrator è racchiuso un messaggio di amore nei confronti di tutta l’Umanità e di convivenza pacifica tra popoli e culture diverse.
A meno di un mese dalla strage di Parigi, e in prossimità del Giubileo della Misericordia, chiediamo alla Nostra Patrona di intercedere presso Gesù Salvatore affinché preservi la nostra comunità locale da ogni pericolo e salvi l’Umanità dall’odio, dalla violenza e dal male.

Redazione

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