Disservizi, cattiva gestione e incertezza sul futuro. A chiedere in una lettera aperta rivolta al comune di Palermo, un intervento sulla gestione dell’Amap, è la Femca Cisl. “Riteniamo urgente un controllo sulla gestione della società. Sembrerebbe infatti che le attività svolte in quest’ultimo periodo mirino più a una gestione clientelare che all’efficienza del funzionamento aziendale e del servizio reso al cittadino” scrive il segretario Femca Palermo Trapani Giovanni Musso. “Abbiamo denunciato l’aggravarsi della situazione già in diversi tavoli sindacali”. A gravare sul futuro incerto, scrive la Femca “c’è l’assenza di programmazione e pianificazione delle strategie necessarie ad uno sviluppo di tipo industriale dell’acquedotto di Palermo, la continua improvvisazione nel gestire questa delicata fase, l’attuale situazione economico-finanziaria che mette a rischio il lavoro degli attuali dipendenti dell’Amap, nonché quello dei già precari dipendenti ex-Aps”.
“Pur riconoscendo la validità del progetto di affidare il servizio idrico nella provincia di Palermo all’Amap, in qualità di gestore unico, riteniamo – aggiunge Musso – che gli attuali vertici aziendali non stanno dando prova di possedere le capacità necessarie per poter portare a termine l’ambizioso piano”. “Non è più rinviabile – ribadisce Musso – la nomina all’Amap del direttore generale e di un management all’altezza di questo compito”.
Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani conclude , “ci auguriamo venga accolto l’appello alla svolta nella gestione del servizio idrico in città, non è pensabile gestire una fase così difficile e delicata senza un piano industriale che coniughi sviluppo e crescita del territorio, servizi adeguati e garanzie per i lavoratori tutti. Auspichiamo che in futuro possa prevalere la competenza e la qualità nella gestione delle partecipate e che la politica non interferisca nelle scelte, che purtroppo spesso non seguono logiche industriali e di sviluppo di servizi adeguati”.
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