“Conversione ecologica dell’economia, dovrebbe essere questa la strada da intraprendere se realmente ci fossimo resi conto che abbiamo superato la soglia del non ritorno. Con questo termine si intende un’economia non più basata sul profitto di pochi ma, al contrario, tendente al benessere di tutti, tramite l’adozione di politiche virtuose nei settori dell’economia a più alto impatto ambientale, dai rifiuti ai trasporti, passando per l’agricoltura, l’acqua e l’energia”.
Lo ha detto Leoluca Orlando, presidente dell’AnciSicilia, questa mattina a Villa Niscemi, durante la presentazione del Comitato Promotore per la conversione ecologica dell’economia, la partecipazione democratica, la pace, la salvaguardia del pianeta, la giustizia sociale e lo sviluppo del lavoro, il cui insediamento ufficiale è previsto per venerdì 27 novembre alle 15 a Palazzo delle Aquile.
Hanno aderito finora: AnciSicilia, Adif Associazione Diritti e Frontiere, Anpi, Arci Sicilia, Centro Pio La Torre, Cepes, Cgil Sicilia, Confederazione Cobas Sicilia, Erripa Achille Grandi, Federconsumatori Sicilia, Fiom Sicilia, Forum Regionale Terzo Settore, Forum Siciliano dei Movimenti per l’acqua e i beni comuni, Lega Consumatori Sicilia, Legambiente Sicilia, Liberambiente, Primalepersone, Primo Piano News, Ugl Sicilia, Zero Waste Sicilia.
“La conversione ecologica – ha aggiunto Orlando – rimanda innanzitutto a un cambiamento del nostro stile di vita, dei nostri consumi, del modo in cui lavoriamo e del fine per cui lavoriamo o vorremmo lavorare, del nostro rapporto con gli altri e con l’ambiente. Sono questi temi che verranno trattati, fra pochi giorni a Parigi, nel corso della XXI Conferenza sul Clima. Ed è estremamente importante che anche la nostra Isola comprenda che è proprio la strada della conversione ecologica dell’economia e della società, attraverso la promozione di un nuovo piano energetico regionale basato sulle energie rinnovabili, quella da percorrere per restituire un futuro alla nostra terra ed alle comunità”.
“La conversione è ecologica – ha continuato il presidente dell’Associazione dei comuni siciliani – perché tiene conto dei limiti dell’ambiente in cui viviamo: limiti che sono essenzialmente temporali, poiché non si può consumare in un tempo dato più di quello che la natura è in grado di produrre, né inquinare più di quanto l’ambiente riesca a rigenerare. Infine, offre reali possibilità di ricostituire lavoro, reddito e benessere. Efficienza energetica e fonti rinnovabili, agricoltura e alimentazione sostenibili, mobilità di massa e flessibile con mezzi condivisi alla portata di tutti, manutenzione e riparazione dei beni, degli edifici, del territorio, riciclaggio dei materiali, educazione libera e permanente, offrono oggi concrete possibilità di una loro realizzazione anche in contesti circoscritti”.
“Obiettivo dell’assemblea del 27 novembre – ha concluso Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’AnciSicilia – , cui saranno invitati tutti gli amministratori locali, sarà quello di andare oltre la sottoscrizione dell’appello da parte di enti, associazioni o semplici cittadine e cittadini, per dare vita al comitato promotore che avrà un proprio nome, un proprio logo e anche un sito Internet dedicato che diventerà un luogo di confronto sulla visione di sviluppo della Sicilia all’interno del panorama internazionale. Su questo ci si confronterà il 27 novembre durante l’Assemblea a Palazzo delle Aquile.