Si è svolto mercoledì, alle 11.30, l’incontro di mediazione richiesto da ADICONSUM PA-TP, CIFA Sicilia, CONFCOMMERCIO PALERMO, CONFINDUSTRIA PALERMO, CONFARTIGIANATO PALERMO, CISL PA-TP, con l’assistenza dell’Avv. Alessandro Palmigiano, per discutere del risarcimento dei danni alle imprese ed ai consumatori a seguito del crollo del viadotto Himera.
Anas, Presidenza ed Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana, Ministero delle Infrastrutture e Dipartimento Protezione Civile hanno disertato l’incontro, nonostante si facesse affidamento al senso di dovere e di responsabilità degli amministratori.
Molte delle imprese associate alle sigle firmatarie si accingono a procedere con azioni risarcitorie individuali, con danni stimati mediamente in euro 100.000 per ognuna delle imprese che hanno già prodotto documentazione in tal senso. Ma TUTTE le aziende siciliane sono state coinvolte e ne hanno ricevuto un danno anche indiretto.
Avere disertato il tavolo di mediazione, che aveva anche un significato simbolico, è un fatto gravissimo anche da un punto di vista formale, significa che chi ha le maggiori responsabilità si sottrae dal dare risposte concrete .
Le associazioni continueranno a richiedere con forza soluzioni per i gravi disagi che la Sicilia e tutta l’economia siciliana stanno subendo. La situazione della Sicilia è tornata a essere quella di 50 anni indietro e il crollo del viadotto è un ulteriore dramma dell’arretratezza infrastrutturale della Sicilia che, ormai, è più arretrata di quanto si possa pensare, superata anche da alcuni Paesi dell’Africa, con indubbi danni economici e di immagine, che ci porteremo dietro ancora per parecchio tempo.
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